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Colombia e la pace verso le elezioni 2018

Gabriel García Márquez, in “Crónica de una muerte anunciada” scrisse che in Colombia è più facile essere profeta che storico. Che profezie, previsioni si possono fare per le prossime elezioni del 2018 in Colombia? Una cosa è chiara. Mai in questo paese vi sono state elezioni, sia per il Presidente che per il Parlamento, così piene di sfide e il clima del Processo di Pace, condizionerà opinioni, scenari politici e il risultato elettorali.

di Francesco Cecchini-Ancora Fischia il Vento

Per Crisis Group alcuni punti dell’accordo di pace potrebbero essere messi in crisi o cancellati se questo non venisse pienamente realizzato prima delle elezioni del 2018. Un articolo di Semana di fine gennaio 2017 racconta questo rischio sottolineato da Crisis Group.

http://www.semana.com/nacion/articulo/crisis-group-y-la-implementacion-del-acuerdo-de-paz-en-colombia/513

Le elezioni si terranno il 27 maggio 2018.

Alcune brevi considerazioni per poter seguire la prossima vicenda elettorale.

Santos e la sua area politica. 

José Manuel Santos è l’attuale presidente della Colombia appoggiato da Unidad Nacional,una coalizione formata da Partido Social de Unidad Nacional o Partido de la U, Cambio Radical e Partido Liberal. Il prossimo candidato di quest’area meglio piazzato sembra essere German Vargas lleras. Santos ha affermato che il prossimo presidente dovrà rispettare l’Accordo Definitivo di pace tra governo e FARC-EP e continuare a mettere in pratica la realizzazione di pace. Santos e il futuro presidente della Colombia devono/dovranno fare i conti con Trump che recentemente ha dichiarato che vuole rivedere l’accordo di pace con la guerriglia ed è anche prevedibile che vuole tagliare il finanziamento concesso da Obama per la realizzazione del processo di pace.

Uribismo.

La posizione di Trump sicuramente piace di più a Alvaro Uribe che a Santos. Dopo il ritiro di Óscar Iván Zuluaga, coinvolto in un finanziamento ricevuto dall’impresa costruttrice Odebrecht, sembra che il candidato del Centro Democratico sarà il senatore Iván Duque. Centrale nella campagna elettorale dell’uribismo sarà l’attacco all’Accordo Definitivo di Pace tra governo e FARC-EP raggiunto lo scorso novembre. In particolare la Jurisdicción Especial de Paz (JEP). Uribe è storicamente vicino al para militarismo che ha ripreso a insanguinare la Colombia. I paramilitari sicuramente daranno appoggio e, magari, indicazione chiara di voto per il candidato del Centro Democratico.

Sinistra.

Tra i colombiani circola la battuta che esistono più organizzazioni di sinistra che elettori di sinistra. Il enatore Jorge Enrique Robledo è il candidato alla presidenza della Colombia nelle elezioni del prossimo maggio del Polo Democrático Alternativo (PDA). Sabato 14 gennaio anche l’ex senatrice Piedad Córdoba Ruíz, a Santiago di Cuba, nel Cementerio Patrimonial Santa Ifigenia di fronte alla tomba di Fidel Castro ha dichiarato, dopo aver deposto dei fiori, di volersi candidare alle prossime elezioni a presidente della Colombia. Recenti. Sondaggi la danno a circa il 2,8%

FARC-EP.

Le FARC-EP concentrate nei 26 puntos de vereda, nonostante difficoltà logistiche, stanno consegnando le armi e trasformandosi in partito o movimento politico. Ne hanno già parlato lo scorso settembre al loro X congresso, decisiva sarà un’assemblea/congresso che si terrà il prossimo maggio. Il loro leader Timoshenko ha dichiarato alla rivista argentina Crisis che cercherà di formare un Frente Amplio con tutti coloro che hanno lavorato per la pace. Comunque sembra che FARC-EP parteciperanno direttamente o in coalizione alle elezioni per il parlamento, mentre per le presidenziali daranno indicazione di voto per un candidato che sia per la pace.

ELN.

L’ELN sta pensando più al negoziato di pace in corso che alle elezioni del 2018. Negoziato non facile, per varie ragioni, che potrebbe non essere firmato prima delle elezioni, se non vengono tolti alcuni ostacoli e raggiunto un cessate il fuoco bilaterale. La mancanza di questo accordo sta causando ancora confronti armati. Un articolo apparso pochi giorni fa sulla rivista on-line Rebelión, racconta l’ELN ha espresso lodi politiche per 3 dirigenti della sinistra, Claudia Lopez, Jorge Enrique Robledo e Antonio Navarro Wolf per il loro impegno contro la corruzione. Jorge Enrique Robledo è candidato alla presidenza nelle prossime elezioni. L’articolo si conclude con un appello all’unità, che sembra essere in armonia con il pensiero dell’ELN.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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