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Chiesa: caccia spietata all’8x1000

Negli ultimi anni la percentuale di contribuenti che hanno scelto come destinazione dell’8 per mille del gettito Irpef la Chiesa cattolica è scesa. Un danno, per i vescovi italiani, di decine di milioni di euro.

È questo il motivo che ha spinto le gerarchie ecclesiastiche, notoriamente insensibili al vil denaro, a lanciare già lo scorso anno il concorso I Feel Cud. Una sorta di invito ai giovani cattolici a cercare di raccogliere quante più firme di anziani a favore della Chiesa cattolica. Con buona pace della legge sulla privacy, visto che la consegna delle buste ai concorrenti sembra avvenire senza la sottoscrizione di alcuna liberatoria. E con buona pace della correttezza per quanto riguarda il reale uso delle somme, visto che si ribadisce che “con i fondi derivanti dall’8xmille la Chiesa cattolica fa molto, per tante persone bisognose, in ogni parte del mondo”. Anche se ormai quasi tutti sanno che i fondi destinati alle persone bisognose costituiscono soltanto una minoranza degli investimenti.

8x1000-ancona

Tutto ciò però non basta. Ed ecco anche la campagna di sensibilizzazione nei confronti dei commercialisti e dei responsabili dei Caaf. Una lettera dell’Arcidiocesi di Ancona, di cui l’Uaar è entrata in possesso, è stata infatti spedita “agli operatori del settore”. Anche tale missiva tralascia di ricordare che la maggior parte dei fondi dell’Otto per Mille cattolico viene destinata a pagare gli stipendi dei sacerdoti e a non ben precisate “esigenze di culto”, oltre che a finanziare tribunali ecclesiastici e nuove chiese di cui pochi sentono il bisogno.

Gli “operatori del settore” in questione sono invece considerati interlocutori preziosi, perché possono indirizzare le scelte dei contribuenti incerti. Di qui l’idea di un invito presso la prestigiosa Villa Carlo Boccolini di Sirolo, dove all’esposizione della ‘solita’ merce (l’uso caritatevole dell’Otto per Mille da parte della Chiesa) si accompagna il gradito aperitivo.

Una sorta di moral suasion per attirare benevolenza e firme. La cui importanza è ben nota ai vescovi: si ricorda che, delle dieci associazioni di volontariato preferite dai contribuenti italiani in occasione della scelta del Cinque per Mille, solo due sono cattoliche. Ma, guarda caso, sono specializzate nella compilazione della dichiarazione dei redditi.

A chi vuole scegliere in maniera oculata a chi destinare l’Otto per Mille, ricordiamo invece la campagna Uaar Occhiopermille e la scheda presente sul nostro sito, nonché il video informativo Uaar e l’intervista doppia, entrambi pubblicati suYouTube.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.232) 10 aprile 2012 16:22

    Togliamo i soldi alla Chiesa cattolica per darli in mano ai politici o a qualche associazione che sponsorizza aborti o ricerche scientifiche assurde, su pillole inutili! Una sola domanda. Chi si occuperà della manutenzione del patrimonio artistico e culturale della Chiesa? Gli stessi governi "laici" che hanno lasciato nel degrado tutto il patrimonio artistico italiano? Le rovine di Pompei vi dicono qualcosa?Bondi? Allora è un bel problema! La Chiesa ha dimostrato sia di saper fare affari poco puliti per mezzo di un sottobosco che andrebbe colpito (ma non bisogna fare di tutta l’erba un fascio), come anche di saper amministrare e far funzionare le cose! L’itaGLIA non è stata capace né di trarre profitto per il bene della comunità, nemmeno da affari loschi, né tanto meno d saper amministrare. Ergo, fondamentalmente non farei una guerra per assicurare che i soldi non vadano ai vescovi ma piuttosto ai politici farabutti e al carrozzone burocratico che ci portiamo dietro

  • Di (---.---.---.220) 10 aprile 2012 16:27

    Preferisco correre il rischio di vedere la mia anima bruciare all’inferno che dare un solo centesimo a sta gente.

  • Di (---.---.---.129) 11 aprile 2012 01:19

    Togliamo i soldi alla Chiesa e diamoli a VERE associazioni di beneficienza e ricerca.

  • Di (---.---.---.47) 26 aprile 2012 15:38

    Credo che sia tutta una macchinazione. La chiesa aiuta tantissimo sia all estero che qui a due passi da noi. Troppo facile parlare x chi cerca solo visibilità. Purtroppo ci sono preti che non fanno il loro dovere ma questo non significa che tutti sono così. Voglio solo ricordare i tanti che offrono tutta la propria vita x il bene del prossimo e della fede. I risultati dell ateismo si vedono ritorniamo alla buona vita del Vangelo e così scomparirà tutto sia la prima bruttura sia la seconda. Un consiglio da ki la pensava così " prima di parlare giudicare e condannare fate esperienza vera di Dio e quindi di chiesa e poi non ne potrete fare più a meno" Francesco un ateo convertito

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