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 Home page > Attualità > Cronaca > Che sorpresa, c’è la Mafia al Nord! Vero Giulio Cavalli?

Che sorpresa, c’è la Mafia al Nord! Vero Giulio Cavalli?

E Cavalli?

E Giulio Cavalli? Allora, chi me lo spiega Giulio Cavalli? Chi me lo spiega il caso di questo 33enne milanese?
 
Chi mi spiega questo strano fenomeno, per cui in Italia anche un attore è costretto a vivere sotto scorta?
 
E chi mi spiega soprattutto il fatto che Giulio parli da quattro anni delle infiltrazioni mafiose nel Profondo Nord, e solo oggi ciò che denuncia è finalmente diventato un tema meritevole di attenzione mediatica?

Ho provato a chiederlo a lui.

Giulio da quanto tempo parli e scrivi di Mafia al Nord? La mia impressione è che su ciò che denunci da tempo, solo oggi si siano accesi finalmente i riflettori mediatici. Cosa ne pensi?

Noi ne parliamo e ne scriviamo dal 2006, ma di mafia in Lombardia se ne scrive e studia dal tempo dei tempi. Basta pensare a Gianni Barbacetto, Ruben Oliva, Mario Portanova, Jole Garuti, Enzo Ciconte e tanti altri che sicuramente dimentico. La battaglia è antica e quotidiana. Perché si accende oggi? Perché questo è il Paese della coscienza paratelevisiva.
 
Cosa ne pensi dell'indignazione del Ministro Maroni dopo le parole di Saviano?

Se è indignato per difendere la Lombardia, la Lombardia oggi (e non da oggi) è indifendibile. Se è indignato per la citazione a senso unico contro la Lega allora il discorso cambia. Angelo Ciocca (il consigliere leghista fotografato con il boss Pino Neri) sta in quella "sacca" di gravità in cui ci stanno anche il sindaco del PD di Trezzano sul Naviglio Butturini o l'esponente di SEL a Bollate Simeti: gente che è (anche se non indagata e rinviata a giudizio) perlomeno "inopportuna". Ma gli uomini che siedono in Regione Lombardia e in Parlamento che hanno sicuramente preso voti dalla 'ndrangheta (magari inconsapevolmente) sono altri: Pino Neri e Chiriaco lavoravano per l'elezione di Giancarlo Abelli, Iorio e Madaffari (legati alla cosca Barbaro-Papalìa) dichiarano di avere collaborato alla campagna elettorale di Stefano Maullu. Insomma, in un urgenza di nomi e cognomi le pieghe inquietanti sono molte e molto in alto.
 
E della campagna de Il Giornale "Una firma contro Saviano"?

Prevedibile.
 
Com'è possibile che nemmeno i 300 arresti del mese di luglio siano riusciti a suscitare più clamore delle ultime parole di Saviano?

Vincenzo Varagona dice: "non è la tv a essere pericolosa, ma il ruolo che le affidiamo".
 
Antonio Iovine, esponente del clan dei Casalesi arrestato due giorni fa, sembra fosse in una villetta a pochi passi da casa sua. Il boss mafioso Giovanni Nicchi quando fu arrestato era in Via Juvara, a poche centinaia di metri dal Palazzo di Giustizia. Ciò cosa dovrebbe lasciar intendere?


I fiancheggiatori più importanti per una buona latitanza non sono quelli con i panini dentro la borsa. Questo si sa da tempo. Sono quelli che hanno in mano le redini e aumentano o rilassano la pressione su una cattura. Mi lascia perplesso che già un anno fa (mentre ero a Casal di Principe) si dicesse che Iovine fosse lì e Zagarìa a Casapesenna. Se la "vox populi" anticipa i fatti forse il momento è un po' nebuloso.
 
Giulio che cos'è la Lega Nord?

Un partito politico incostituzionale che ha nel proprio statuto la secessione di questa Repubblica. Un partito che funziona finché la "razza" padana si può credibilmente rivendere come più brava, più operosa, più onesta, migliore. Quindi un partito che teme enormemente qualsiasi ombra che possa mettere inquinare questa farsa comunicativa. Lega Nord è il partito che ha negato l'autorizzazione a procedere contro Nicola Cosentino.
 
Ma perché al Nord la Mafia sembra essere solo "Capo dei Capi" o "Ultimo Padrino"?

Perché l'Italia è il paese in cui si crede che Andreotti sia stato assolto e che Dell'Utri sia un perseguitato. Ma attenzione: al Nord io incontro tutti i giorni centinaia di persone che sanno bene cos'è la mafia qui e la studiano e la raccontano.
 
Il non accettare la Mafia come un fenomeno che ti riguardi, secondo te significa più volerla evitare o ignorare?

Significa essere collusi. Non può essere né ignorata né evitata. Bisogna farsene carico senza sfumature eroiche ognuno "secondo la propria funzione e la propria professione" come dice la nostra Costituzione.
 
La Mafia è un demone che più si esorcizza più si incoraggia?

Le mafie sono un ostacolo allo sviluppo economico e sociale di questo Paese. E la parte buona di questo Paese deve trovare le soluzioni migliori per rimuoverlo.
 
Ma in Italia sta finalmente cambiando qualcosa sul modo di concepire la Mafia?

La nostra generazione ha dovuto studiarla e conoscerla per emergenza e per legittima difesa. Le nuove generazione si stanno educando da subito.
 
Prossimi programmi o progetti in cantiere, sia come attore che come consigliere regionale della Lombardia?

Tante cose: un libro, un nuovo spettacolo e delle belle soddisfazioni nelle Commissioni e su una legge quadro Antimafia che stiamo cercando di rendere credibile. E soprattutto l'impegno a non prendersi mai troppo sul serio.
 
Caro Giulio, perché è ancora lecito sognare?

Non è lecito: è un dovere. Per una questione di dignità e per il Paese che dobbiamo lasciare ai nostri figli.

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