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Che cos’è #OccupyIsernia. Il Molise che (r)esiste

Cosa sta succedendo a Isernia? Una manifestazione stile OWS sta invadendo le strade del capoluogo molisano? Stando a quanto racconta twitter, sì. E' lì che si organizzano le riunioni, si decidono le strategie, ci si dà appuntamento ed è sempre e solo lì che potrete trovare foto e il manifesto ufficiale del movimento (creato da Tommaso Ederoclite) che sta scuotendo le coscienze di migliaia di molisani. Ed è lì, su twitter, che #occupyIsernia diventa l'argomento più discusso del giorno (TT).

 

 

 

 

 

 

E' cominciato tutto alle 7 di ieri sera, quando Blicero, un blogger fondatore del sito La Privata Repubblica, è giunto nel capoluogo molisano con la ferma volontà di raccontare quanto sta accadendo nella "città dei merletti".

Il progetto, finanziato dal basso grazie ad una paziente ma fruttuosa opera di crowdfunding ha permesso al noto giornalista 2.0 di recarsi fisicamente sui luoghi di una protesta senza precedenti. 

Per chi non lo sapesse, Isernia, come ci ricorda fieramente Wikipedia, è stata 

"primo insediamento paleolitico documentato d'Europa, fiorente città sannita, capitale della Lega Italica, Municipium romano, tenace oppositrice contro le truppe napoleoniche e luogo di reazione borbonica antiunitaria nel 1860, medaglia d'oro al valor civile per i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale ed infine capoluogo di provincia"

"Isernia è una città di riferimento dell'Alto Molise", non stupisce quindi che migliaia di indignados abbiano scelto questa città di 22mila abitanti come luogo di incontro (e di scontro) per denunciare quanto sta accadendo in Molise ("ma anche in Basilicata, Trentino, nelle Marche e in tutte le altre regioni dimenticate da Dio", ci dicono). 

Ma perché proprio Isernia? Lo ha svelato lo stesso Blicero con un tweet: 

Solo un caso? Oppure un pizzico di fortuna? Mentre i media mainstream tacciono, la polizia locale dispiega un numero impressionante di agenti in tenuta antisommossa. "Isoleremo i violenti", annunciano le forze dell'ordine. Ma il movimento è trasversale, coinvolge famiglie, pensionati, single e hipster. Ma soprattutto nerd. Miriadi di nerd che si sono dati appuntamento in Piazza Celestino V. "We're na freca", gridano i manifestanti. Le casalinghe molisane hanno appeso tovaglie di tombolino, il tipico merletto cittadino, in segno di solidarietà.

Tanti i nomi che avrebbero già espresso vicinanza al movimento: dall'intellettuale Noam Chomsky alla bloggera Yoani Sanchez, ma anche illustri personalità del mondo dello spettacolo come David Hasselhoff e Gigi d'Alessio. Un messaggio di sua santità il Dalai Lama è giunto poco fa alla piazza in festa: 

AgoraVox ha chiesto a Blicero, raggiunto telefonicamente nel cuore degli scontri, che mezzi sta utilizzando per raccontare la protesta. Le nuove tecnologie aiutano a divulgare le ragioni della lotta isernina? "Più che le nuove tecniche, si sta rivelando fondamentale una miscela di Negroni sbagliato. Il tabacco mi serve per reperire informazioni dagli autoctoni. Ho problemi con Google Translate per il dialetto molisano", è riuscito a dirci con la voce impastata.

Per seguire gli sviluppi della manifestazione tenete d'occhio l'hashtag #occupyIsernia

Qui uno storify dell'evento creato da Lalla

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