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 Home page > Tribuna Libera > Carlo Animato, “Il Falsario di Reliquie” pagine d’incanto e mistero 

Carlo Animato, “Il Falsario di Reliquie” pagine d’incanto e mistero 

NAPOLI- Passione per il mistero, amore per la scrittura e sapore di antico si intrecciano alla perfezione nel cuore di Palazzo Cariati alla presentazione dell’ultimo lavoro letterario di Carlo Animato “Il Falsario di reliquie” di TEA EDIZIONI, in occasione del terzo appuntamento degli Aperitivi Letterari organizzati dal prestigioso Istituto Pontano.

Chi è Carlo Animato?

E’ una penna dalla doppia anima, giornalista e ricercatore, agiografo e cabalista, come ama lui stesso definirsi è un “eclettico o dispersivo”, sempre a caccia di mistero e di curiosità. A Carlo Animato non interessa ciò che è evidente a tutti, ma quello che è nascosto tra le righe. Ama scavare e scendere a fondo per scoprire i segreti più celati ed impensabili.

Che cosa hanno in comune una reliquia, una rosetta e due garofani rossi? Ha inizio così la serata di presentazione, coordinata da Cicci Serra, presidente della Pontano Music Academy, e introdotta da Vincenzo De Falco, scrittore ed ex allievo del Pontano: “Il vero fascino si avverte sfogliandolo. Grande suspence assicurata sin dall’inizio con il ritrovamento di due cadaveri da parte di una donna muta. Non c’è nessun urlo da horror. E’ un giallo che imbriglia, un legaccio. La storia e la trama procedono su due binari paralleli. Curiosità e mistero rendono questo libro molto scorrevole. Un libro ricco di perle di cultura date con estrema semplicità. La storia si svolge nella Berna del 1500. Il protagonista è un fornaio e poi c’è la storia del commercio di reliquie. Si rimpiange di averlo finito una volta scoperto l’ enigma. Carlo Animato possiede un grande senso di ironia e leggerezza nel raccontare”.

Nel corso della serata sono state lette ed interpretati alcuni passi delle pagine del Falsario di Reliquie, a dar voce alle emozioni descritte nel libro sono le giovani studentesse pontaniane, Alessandra, Enrichetta e Serena.

Prende la parola Marco Perillo, scrittore e giornalista de Il Mattino, che svela :”Ho un debole per il Medioevo e per Napoli. E questo è un libro che racconta l’attualità nel passato. Una storia ben documentata, che si svolge nel 1507 ancora in pieno Medioevo nonostante il calvinismo. C’è ancora molto feticismo e degenerazione medievale. Questa esasperazione in carne e ossa ti fa riflettere sui processi storici che sono avvenuti. Si mette in dubbio il dogma della verginità della Madonna e questo scatenò un vero caos nella storia ecclesiastica dell’epoca. La Svizzera è metafora di un tempo sospeso- e prosegue- nel corso di questa avventura misteriosa c’è spazio per una bella storia d’amore”.

La trama del Falsario di Reliquie

Berna, 1507. Nella fontana del ghetto ebraico sono rinvenuti due cadaveri nudi con dei garofani tra le natiche. Le indagini sono affidate ad un fornaio, che partirà alla scoperta di una serie di misteri e di ostilità. L’intreccio vedrà comparire sulla scena dei personaggi unici e rappresentativi del tempo, tra questi il falsario di reliquie, la cui vicenda ben si sposa con l’affacciarsi dell’era della Riforma. Bugie e scandali, commerci illeciti di reliquie e molto altro animano le pagine di quello che è più di un giallo storico.

Carlo Animato conclude:” Sono sempre stato affascinato da falsari, santi e reliquie. Non mi interessano i grandi personaggi, sono colpito dalla vita della gente comune, dai loro sogni e dalle loro personalità. Sono loro i protagonisti delle mie storie, sono quelli che nascondono un mondo di segreti che amo riportare a galla”.

E se c’è un mistero da scoprire, ecco che esplode l’incontenibile penna letteraria di Carlo Animato, che fa sognare, trepidare e compiacere.

Pronti a partire per questo viaggio nel tempo alla scoperta del Falsario di Reliquie?

 

 
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