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Cannibal diner, belle ragazze mezze nude che scappano

Praticamente col titolo vi ho detto tutto quello che c’è da sapere su Cannibal diner. Il film di Frank W. Montag è infatti poca cosa, didascalino e tradizionalissimo, mostra poco horror e molte belle ragazze. Traccia di soggetto davvero ridotto all’osso.

Un gruppo di ragazze organizza un campeggio nei boschi, ma non arriveranno mai ad incontrarsi perchè finiranno tutte nelle grinfia di una banda di mostri cannibali che vivono in una vecchia fabbrica abbandonata nel bosco.

Stop!

Si comincia con immagini riprese dalla videocamera (sì, ancora una volta) e le ragazze che arrivano nel bosco, alcune di loro almeno… poi primo arrivo dei cannibali (che però non si vedono) e ragazze scomparse. Quindi titoli di testa e altra ragazza che si fa la doccia (così abbiamo il panorama completo delle necessità del film). Si tratta di Alexandra Lesch, titolare di un corpo non indifferente e che da quel momento in poi comincerà a scappare lanciando urletti per tutto il film.

Dialoghi ridotti a zero. Giusto uno scambio con una ragazza del luogo per scoprire che le schifezze chimiche fatte negli anni dalla vecchia fabbrica hanno provocato non pochi danni (saranno mica responsabili della mutazione cannibale del gruppetto?).

E poi basta! Serie di ragazze vestite in maniera assolutamente improbabile per un campeggio ma decisamente sexy. Un bacio lesbico a casaccio che vi mostro in foto, qualche sniffata di coca e poi via di fuga nei boschi, tentativi di nascondersi e roba simile.

Lunghissima la sequenza in cui la Lesch prova ad uscire dalla fabbrica chiusa, lunghissime tutte le altre.
Imbarazzante l’idea che la ragazza terrorizzata offra il suo corpo nudo al cannibale per avere salva la vita… e via così…

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