• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cultura > Camilleri e Lodato: fatti e misfatti italiani

Camilleri e Lodato: fatti e misfatti italiani

“Un inverno italiano. Cronache con rabbia 2008-2009” (www.chiarelettere.it), è un libro che presenta i testi di Andrea Camilleri e Saverio Lodato pubblicati su “l’Unità”, nella rubrica “Lo chef consiglia” (sono usciti dal 20-11-2008 al 22-05-2009).

I due grandi esperti di mafia si sono quindi divertiti a cucinare a quattro mani la lingua e la cultura italiana, per cercare di esprimere dei punti di vista originali sui classici e meno classici fenomeni italiani. E siccome siamo in pieno agosto e l’attenzione se ne va facilmente a puttane (la nuova moda italiana), vi risparmierò una lunga sequela di citazioni e riporterò solo alcune cosette:

“C’è qualcosa di molto peggio della recessione: si chiama bancarotta di Stato, un’ipotesi attualmente improbabile, ma che non è impossibile. Non possiamo permetterci il rischio che vada deserta un’asta dei titoli di Stato (Bot, Cct, Bpt): non ci sarebbe infatti liquidità per pagare pensioni e stipendi, sarebbe come l’Argentina” (Lodato, p. 43).

“Mi è capitato di leggere un articolo sugli studi veterinari di Torino, sempre più vuoti perché le cure e i medicinali sono costosi. C’è di peggio. Sono diventati frequenti i casi di padroni di cani che portano i loro animali negli studi per farli sopprimere, anche se in ottima salute” (Camilleri, p. 49).

“Genchi, accusato di avere fatto 350.000 intercettazioni mentre si tratta di tabulati, ossia di registrazioni cartacee del traffico fra diversi utenti. Genchi sa da quale numero è stato chiamato un altro numero ma sconosce il contenuto della telefonata.”(Camilleri, p. 127).

“E’ stato arrestato l’inventore del semaforo intelligente”, indagati 108 (!) fra funzionari di polizia municipale, amministratori di ottanta (!) comuni del Nord e privati, tutti taglieggiatori di automobilisti per 130 milioni di euro. Il semaforo era truccato, come certe bilance…” (Lodato). 

“C’è poi un’aggravante tutta italiana: fare titoli che affermano una cosa antitetica a quella scritta nell’articolo, e si sa che, fra i pochi che leggono i giornali, un’alta percentuale si ferma ai titoli” (Camilleri, p. 174).

Dunque la crisi c’è: molte persone purtroppo la possono vedere da vicino, sporcandosi viso e mani. Quindi ci sarà un autunno molto caldo e un inverno molto freddo. Molte aziende chiuderanno e gli italiani pagheranno i sempre più scarsi anticipi delle tasse basati sul “taglieggiamento di stato” del reddito dell’anno precedente, che è quasi impossibile da replicare nei casi di settori in crisi e di recessione economica. Che fine farà allora il bilancio dello Stato nel 2010? E chi sarà in grado di trovare i soldi per comprare i famigerati titoli di Stato? Però non tutto il male vien per nuocere… Forse ci risparmieremo di vedere sempre le stesse facce da sbronzo e non parteciperemo alla solita commedia di stato che ci obbliga a “rivotare” gli onnipresenti autoeletti delle varie segreterie…

Comunque il libro è un’interessante raccolta di fatti di cronaca e di aneddoti vari, raccontati da due grandi esperti della narrazione che, naturalmente, in questo caso rivelano il loro orientamento politico un po’ troppo unilaterale nell’esame di alcuni fatti. Ad esempio nel valutare le statistiche sulla criminalità fissano lo sguardo sui numeri assoluti e non su quelli relativi: se il 5 per cento degli abitanti dell’Italia sono stranieri, e alcuni di questi stranieri commettono ben il 40 per cento dei reati, mentre il 95 per cento di italiani, commettono “solo” il rimanente 60 per cento dei crimini, la cosa, dal punto di vista statistico ed umano, è molto significativa…

P. S. Ho ammirazione per il popolo italiano, lieto di crescere sotto un non leggero strato di letame politico e burocratico (Giuseppe Prezzolini, 1960). E ultime due citazioni: “Chi dice con dieci parole ciò che può essere detto con una, è un individuo capace di qualsiasi bassezza” (Mussolini); “Non sei un mentitore abituale, sei la menzogna stessa fatta persona (Marziale).

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares