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Calderoli è triste: "Sarò ricordato come quello della “porcata”. La cosa mi deprime"

La riforma elettorale è uno degli argomenti più discussi del periodo e non solo. Ognuno cerca la soluzione migliore per il proprio partito (e/o coalizione), discutendo infinitamente per non arrivare a nulla di concreto. Intanto resta in piedi il Porcellum, la legge voluta da Calderoli che nel tempo è diventato sinonimo di cattiva legge, grazie anche allo stesso esponente leghista, il quale la defini "una porcata".

Un'espressione, quella, che gli è rimasta attaccata addosso e dalla quale sarà difficile liberarsi, nonostante non siano mancate le occasioni per spararla sempre un po' più grossa. Ma niente, neanche gli scontri e gli 11 morti in Libia avvenuti dopo essere intervenuto in una trasmissione tv con una maglia anti Islam l'hanno emancipato da quella etichetta.

Oggi, intervistato da la Repubblica Calderoli parla proprio del Porcellum: "Sarò sempre ricordato come quello della “porcata”. La cosa mi deprime". Insomma è dispiaciuto Calderoli che uno degli interventi politici più importanti degli ultimi anni gli sia rimasto incollato addosso, a differenza di interventi come "il federalismo fiscale, la riforma costituzionale, le 430 mila leggi abrogate (...)".

Non mancano chicche nell'intervista rilasciata a Concetto Vecchio oltre all'abiura della sua legge:

Allora, dirà, teniamoci il Porcellum.
«No, no, anche noi lo vogliamo cambiare. Sono passati sette anni, si sono alternati governi di centrosinistra e di centrodestra: la verità è che per i partiti significherebbe peggiorare le cose. Nel 2009 andai da Napolitano e gli dissi che era meglio tornare al Mattarellum: bastavano quattro articoli di legge. “È la cosa migliore da fare”, m’incoraggiò il presidente».

(...)

io ci ho messo la faccia, ma le liste bloccate le ha volute al 90 per cento Fini e al 10 per cento Berlusconi. Silvio poi ha insistito particolarmente per il premio di maggioranza, e l’Udc ci intimò: “O si torna al proporzionale o noi non vi votiamo la riforma costituzionale”. Era l’autunno del 2005»

Ma come poter soprassedere alla parte in cui si parla della dirigenza leghista, quella stessa dirigenza messa sotto accusa solo pochi mesi fa da uno scandalo enorme. Mea culpa? Sensi di colpa? Affatto, anzi

La Lega invece ha portato una grande classe dirigente in Parlamento, da noi prima si fa la gavetta…». 

Ma se siete stati travolti dagli scandali…
«Gli ultimi sondaggi sono buoni. Siamo di nuovo in crescita

Sono in crescita dopotutto, quindi... tutto apposto.

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