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Calcioscommesse : inchiesta di Bari, 36 avvisi di fine indagine, prosciolto il difensore dell’Inter Ranocchia

Sono stati notificati in tutta Italia, dai carabinieri di Bari, al termine di distinti filoni di indagini sul fenomeno del calcio scommesse condotte dalla Procura di Bari, tre distinti avvisi di conclusione delle indagini a carico di 36 persone, tra cui 27 calciatori in attività ed ex calciatori. Il reato contestato agli atleti è quello di concorso in frode sportiva

 
Per quanto riguarda i calciatori, ad onor del vero, sono quasi tutti calciatori ed ex calciatori del Bari, tra cui l’attuale portiere del Torino Gillet e l’attuale capitano dei biancorossi pugliesi Caputo. 
Agli atleti viene contestato il reato di concorso in frode sportiva in relazione alle presunte combine avvenute in 2 incontri di calcio del campionato di serie B, precisamente Bari Treviso del 10 maggio 2008 che finì con un clamorosa vittoria della squadra ospite e Salernitana Bari del 23 maggio 2009, vinta dalla squadra di casa, impegnata nella lotta per non retrocedere, per 3-2. Le due partite, secondo quanto sostiene l’accusa, furono vendute dai biancorossi per 220 mila euro complessivi. 
 
Dieci calciatori biancorossi, per perdere Bari Treviso, secondo l’accusa, hanno intascato complessivamente la somma di 70 mila euro.
 
Il denaro sarebbero stato consegnato da Pianu, giocatore del Treviso ai baresi Rajic, Santoruvo Lanzafame, Gillet, Marco Esposito, Belmonte, Strambelli, Bonanni, Ganci e Spadavecchia. Per far vincere la Salernitana, impegnata nella difficile lotta per non retrocedere in serie C, due calciatori Luca Fusco e Massimo Ganci, ex Bari ed il team manager D’Angelo avrebbero offerto 150 mila euro a 16 calciatori del Bari e al tuttofare della squadra pugliese, l’infermiere Iacovelli, accusato di favoreggiamento. 
 
I calciatori del Bari che, secondo la pubblica accusa, hanno ricevuto il denaro, per un ammontare di circa 7mila euro a testa, sono: Andrea Masiello, Stellini, Lanzafame, Kutuzov, Marco Esposito, Santoni, Alessandro Parisi, Gillet, Colombo, Bianco, Edusei, Guberti. Secondo le indagini, Iacovelli avrebbe aiutato i calciatori del Bari a compiere il reato di frode sportiva ed avrebbe ricevuto l’intera somma destinata ai giocatori distribuendola come buon padre di famiglia, in parti uguali. 
 
Per perdere le partite del campionato di Serie A, 2010-2011 Palermo Bari e Bari Sampdori, alcuni giocatori, secondo l’accusa, incassarono complessivamente una somma pari a 140 mila euro. È quanto emerge del secondo dei tre avvisi di conclusione delle indagini fatti notificare dalla Procura di Bari a 36 persone. 
 
Per perdere l’incontro Palermo-Bari del maggio 2011, terminato con la vittoria della squadra di casa, per 2-1, i calciatori del Bari, Parisi, Bentivoglio e Marco Rossi, secondo l’accusa, accettarono la somma di 30 mila euro ciascuno da Hristian Ilievski e da altre persone non ancora identificate, grazie alla mediazione dell’ex calciatore Andrea Masiello, e del tutto fare Iacovelli. 
 
La combine della partita di serie A Bari-Sampdoria, terminata con la vittoria della squadra ospite per 1-0 fu organizzata, secondo l’accusa, dopo che il calciatore della Sampdoria Guberti, in concorso con altre persone rimaste ancora ignote, offrì circa 50 mila euro al calciatore Masiello ed ad altri giocatori partecipanti all’incontro per far vincere la Sampdoria. 
 
Il terzo provvedimento di conclusione delle indagini, riguarda tre capi ultrà del Bari, arrestati il 10 maggio 2012, ai quali viene contestato il concorso in violenza privata, per aver prima minacciato e poi schiaffeggiato un giocatore del Bari, nonché per aver costretto la propria squadra del cuore a perdere contro il Cesena e la Sampdoria, consentendo ai capi ultra di scommettere tranquillamente sulla sconfitta della propria squadra. 
 
L’unico giocatore che può tirare un sospiro di sollievo è il difensore centrale dell’Inter, Andrea Ranocchia, per lui c’è l’archiviazione, come conferma alla stampa ed alle televisioni Andrea Raffaelli, legale del difensore.
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