mercoledì 18 gennaio 2012
Per Massimo Cacciari, la responsabilità della tragedia della nave Costa Concordia è imputabile principalmente alla compagnia, che definisce "un'accozzaglia di persone a caso". Secondo il filosofo la richiesta avanzata dal capitano De Falco era semplicemente assurda perché "risalire a bordo e contare quanti fossero i passeggeri e addirittura distinguerli per categoria, giovani, vecchi, equipaggio, eccetera, di notte e con la nave mezza affondata, era una richiesta del tutto insensata"