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Brexit: la Gran Bretagna vota l’uscita dall’UE. Quali conseguenze?

Il Brexit ha vinto. Anche se i risultati ufficiali del referendum non sono ancora arrivati dagli spogli effettuati è chiara la vittoria del "No" con oltre il 51% dei risultati. La Gran Bretagna esce dall'Ue. 

Sono stati spogliati quasi il 99% dei voti: il Brexit vince, con oltre il 51%. Dopo questo risultato dovrebbero iniziare le discussioni tra la Gran Bretagna e la Ue per negoziare l'uscita: un percorso che dovrebbe durare due anni e che richiederà, naturalmente, anche di cambiare alcune leggi interne al Paese. 

Una delle soluzioni è che la Gran Bretagna faccia come l'Islanda e la Norvegia, che non fanno parte dell'Ue ma del mercato interno europeo, ma non è un'opzione che i difensori del Brexit vedono di buon occhio. C'è l'ipotesi Svizzera: ovvero negoziare accordi settore per settore; o ancora come il Canada, che ha un accordo di libero scambio; o un'unione doganale, come con la Turchia. Ma tutto è ancora da vedere. 

Quali sono le conseguenze immediate per la Gran Bretagna e per l'Ue?

Intanto gli inglese avranno bisogno di un visto per stare in Europa: non basterà più la carta di indentità per muoversi e stare negli altri Paesi Ue.

Secondo: la sterlina dovrà considerare una perdita di valore e i prezzi si alzeranno perché l'Inghilterra perderà alcuni dei vantaggi commerciali che derivano da questa unione. Per esempio? Ryanair ne ha goduto, e questo è uno dei motivi, non il solo, per cui i suoi prezzi sono così bassi. Intanto la sterlina oggi sta toccando il suo punto più basso dal 1985, in parallelo con l'arrivo dei risultati. 

Alcuni posti di lavoro, inoltre, potrebbero venire "delocalizzati" sul Vecchio Continente: sempre perché i costi potrebbero diventare più bassi. 

Ma i primi a risentirne saranno gli immigrati inglesi, che sono 1,3 milioni e vivono soprattutto in Spagna, Irlanda, Francia e Germania. 

 

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