• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Sport > Bonucci corre verso la strada dell’omessa denuncia

Bonucci corre verso la strada dell’omessa denuncia

Omessa denuncia. Potrebbe essere questa la strada consigliata dai soliti esperti di diritto sportivo e percorsa,a sorpresa dagli avvocati difensori di Leonardo Bonucci, difensore centrale della Juventus, campione di Italia e della Nazionale, nel tentativo di trovare un accordo con la Procura. 

Un eventuale accordo, in extremis, con la Procura, eviterebbe al giocatore juventino il processo con l’accusa di illecito sportivo che comporta come rischio la squalifica per tre anni, e consentirebbe, nella peggiore delle ipotesi, una squalifica al giocatore per sei mesi. 
 
Il difensore della Juventus dovrebbe ammettere a Palazzi una parte del racconto del difensore Andrea Masiello, quella relativa alla proposta ricevuta per alterare l’esito di un incontro di calcio, tra l’Udinese ed il Bari. Proposta ovviamente respinta al mittente, magari anche in malo modo; anzi Bonucci non avrebbe dato nessun ascolto alle parole del compagno, in quanto aveva per la testa altri pensieri, come la possibilità di giocare il Mondiale nel 2010, l’approdo in un club prestigioso come la Juventus. 
 
Bonucci, magari, racconterà ai magistrati della Procura Federale di aver preparato durante la settimana, in maniera maniacale, quella gara, perché sapeva di essere finito sotto osservazione di importanti club italiani, di prima fascia, precisando inoltre che quella domenica, ad Udine, in tribuna sarebbe stato presente anche Marcello Lippi, tecnico della nazionale. Gli avvocati difensori di Bonucci potrebbe percorrere la strada dell’omessa denuncia collaborando con il procuratore Palazzi. 
 

Ad onor del vero, questa apertura, giungerebbe a tempo scaduto. Sarebbe, secondo i soliti esperti di diritto sportivo, stata cosa buona e giusta che questa apertura fosse arrivata nel corso di una delle due audizioni svolte dal difensore centrale Bonucci. Ma il campionato Europeo alle porte, il passaggio in un club di prima fascia, avrebbe condizionato Bonucci che nel corso del primo interrogatorio ha ribadito, con forza, la sua estraneità alla tentata combine. 
 
Proprio il rischio di una condanna, a tre anni, ed il marchio dell’illecito sportivo potrebbero portare i legali del giocatore a rivedere la condotta del proprio assistito. Se la Procura valuterà la buona fede di Bonucci, forse esiste un margine per il patteggiamento. A quel punto si discuterebbe per una pena, che va dai sei mesi ad un massimo di 12 anni. Strada che volentieri vorrebbero percorrere gli avvocati del difensore della Juventus.
 
Di Giuseppe Parente
Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares