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Bologna non si “lega”, in migliaia in piazza contro Salvini. Idranti sui manifestanti

Migliaia di persone in piazza con centri sociali e collettivi per assediare l’evento della Lega al Paladozza: i manifestanti resistono agli idranti, poi blocco del traffico sui viali. Folla anche in piazza Maggiore. All’interno del palazzetto prenotato dal Carroccio, invece, alla fine restano dei posti vuoti.

 

Non ha deluso le attese il ‘benvenuto’ antifascista a Salvini, arrivato in città per lanciare con un comizio al PalaDozza la candidatura a viale Aldo Moro della senatrice Lucia Borgonzoni. Il corteo, promosso da collettivi e centri sociali, è partito alle 19 da piazza San Francesco, dietro lo striscione “Bologna partigiana”, con l’intento di avvicinarsi al PalaDozza, imboccando via del Pratello tra musica e fumogeni. Le migliaia le persone scese in strada in risposta all’appello di collettivi e centri sociali hanno applaudito e esultato quando dall’impianto è stata diffusa la notizia dei carabinieri condannati per l’omicidio di Stefano Cucchi. In via Riva di Reno lo sbarramento delle forze di polizia è stato bersagliato da palloncini di vernice, in risposta gli agenti hanno aperto ripetutamente gli idranti contro i manifestanti. Ci sono stati lunghi minuti di fronteggiamento scanditi da cori come “fuori i fascisti da Bologna” e dall’esplosione di diversi petardi.

“Il dato straordinario è che in un giovedì sera invernale sono scese in piazza con i centri sociali 5.000 persone determinate e compatte. Dentro al PalaDozza ci hanno sicuramente sentiti in modo forte e chiaro”, dicono gli attivisti dei collettivi.

I manifestanti sono poi tornati a muoversi, facendo partire alcuni fuochi d’artificio, per raggiungere porta San Felice e poi bloccare il traffico su viale Silvani. “Questa città se fa una promessa la mantiene – risuona dal furgone – noi non faremo un passo indietro. Abbiamo al nostro fianco i fratelli migranti, così come chi muore nelle carceri, chiunque lotti quotidianamente. Salvini sei un vigliacco, è facile dare la responsabilità agli ultimi”.

Nel corteo sono poi confluiti i manifestanti in bicicletta che avevano dato appuntamento in porta Lame alle 18 e che avevano appeso tra le statue dei partigiani uno striscione con scritto “Colpire la Lega è giusto. Solidali con gli anarchici trentini sotto processo”.

La manifestazione è infine terminata dove era partita, in piazza San Francesco: “Salvini stanotte non dorme tranquillo”, si sente dall’impianto di amplificazione, da dove si sottolineano anche “le migliaia di persone” che hanno affollato piazza Maggiore. Quella dei centri sociali, infatti, non è stata l’unica manifestazione che si è svolta in città per contestare la convention leghista. Con un tam tam sui social, infatti, era stato convocato anche un flash mob in piazza Maggiore con l’obiettivo dichiarato di raccogliere sul Crescentone più persone di quelle che al massimo sarebbero potute entrare nel PalaDozza: 6.000 la quota fissata da raggiungere. Obiettivo superato, perchè le notizie circolate da piazza Maggiore parlano di almeno 8.000-10.000 persone al flash mob. Prima del flash mob, uno striscione è stato calato sulla piazza da una finestra di Palazzo D’Accursio: “Lege e Pd due facce della stessa medaglia”. In calce la firma di Hobo, che segnala lo striscione sui social e scrive: “Entrambi i partiti sono i responsabili della crisi che viviamo”.

E al PalaDozza com’è andata? Peggio di come Salvini aveva trionfalmente annunciato nelle scorse settimane. Il leader leghista aveva parlato di 7.000 o 8.000 persone, perfino più della reale capienza del palazzetto. Alla fine, sono rimasti anche dei posti vuoti e si calcolano sui 5.000 partecipanti. Con gli aiutini da fuori regione, però. E’ circolata la voce che alla fine dalla Lombardia (dove nei giorni scorsi la Lega aveva mobilitato i militanti di tutte le province) siano partiti ben 44 pullman, ma intorno al PalaDozza se ne sono visti anche da Padova. Come minimo, così è stato confermato dalle autorità, i bus da fuori città sono stati nell’ordine delle decine. Per giustificare i seggiolini vuoi all’interno del PalaDozza, Salvini ha parlato anche di dieci bus “bloccati da questi delinquenti”, cioè i manifestanti. Difficile a credersi, ma se così fosse sarebbe un risultato in più ottenuto dal corteo…

> Video: idranti sui manifestanti

> Foto della manifestazione:

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