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Bollettino olimpico: i campioni delle gare invisibili (1)

Le Olimpiadi per il vero sportivo saranno 15 giorni di peccati nei confronti del dio pallone: dimenticheremo i sorrisi di Mourinho e ci daremo al K2 slalom. Sconteremo poi tutto a settembre con i preliminari di Coppa Italia.

Ecco un piccolo breviario in due parti con le gare e i campioni che non vedrete mai in tv, ma che dimostrano come l’Olimpiade sia un’ irrazionale passione.

 

1) Ci sarà una massacrante gara nella Mountain bike uomini con il francese Julien Absalon, campione in carica, che cercherà di difendere il titolo. Nato a Remiront, il 16 agosto 1980, il grande corridore francese è stato campione mondiale 2004, 2005, 2006 e 2007. Si è accostato alla disciplina nel 1995 e in soli due mesi di pratica arrivò quarto al campionato nazionale cadetti. Da allora la sua carriera è stata un’ascesa continua fino alla vittoria ad Atene nel 2004. A sfidare Absalon, gli spagnoli, con José Antonio Hermida in testa, e un italiano cocciuto, Marco Aurelio Fontana.

 

2) Solita gara entusiasmante e coinvolgente sarà la corsa a punti uomini, con il vicecampione in carica Joan Lallaneras Rosellò, vero riferimento per questa specialità. Anche lui come Absalon è stato quattro volte campione del mondo nel 1996, 1998, 2000 e 2007. Oro a Sidney, ad Atene è stato battuto nettamente da Mikahil Ignatyev. Quest’anno si presenta agguerrito e deciso.

 

3) Nel completo individuale di ginnastica, la lotta è contro i cinesi padroni di casa e i russi grandi favoriti. A battersi contro i colossi, il sudcoreano Kim Dae-Eun, argento ateniese. Al cavallo con maniglie e parallele presenterà esercizi meravigliosi.

 

4) Grande attesa in Grecia per la prova del judoka Ilias Iliadis, vera icona nazionale. Di origine georgiana, è stato naturalizzato greco per colonizzare due categorie di peso. È stato campione olimpico ed europeo nella categoria medi nel 2004, mentre nei mediomassimi ha vinto i Giochi del Mediterraneo nel 2005 e l’argento ai campionati del mondo del 2005 e 2007.

 

5) Altra icona nazionale di origine georgiana è l’azero Farid Mansurov, campione olimpico nella lotta greco-romana categoria leggeri. Nella categoria superiore, welter, dovrebbe gareggiare un altro georgiano naturalizzato uzbecho Aleksandr Dokturishivili. La Georgia ha una tradizione di lottatori eccezionale, ma spesso questi rimediano verso altre federazioni.

 

6) Riuscirà la nazionale danese di Pallamano femminile a completare un poker che la proietterà nell’olimpo delle campionesse indimenticabili?

 

7) Atleta straordinario e atteso alla riconferma olimpica è Andrei Segeevich Moiseev, nato a Rostov-on-Don il 3 giugno 1979 e specialista del pentathlon moderno. Davvero straordinario in tutte le specialità, eccelle nel nuoto e nel tiro. Ad Atene vinse con uno straordinario punteggio: 5480 punti, davanti ai suoi più acerrimi nemici: il lituano Andrejus Zadneprovskis e il ceco Libor Capalini.

 

8) Nato l’11 aprile 1984 è il piccolo tornado nordcoreano Kim Song-Guk, medaglia d’argento nei pesi piuma di boxe ad Atene, battuto in un incontro tiratissimo dal russo Aleksey Tishchenko, dopo aver sconfitto nettamente in semifinale il grande favorito tedesco Vitali Tajbert. Nel 2007 è stato bronzo sia ai campionati asiatici, battuto dal pericoloso Bahodirjon Sooltonov, che al campionato del mondo, sconfitto dalla nostra speranza Domenico Valentino.

 

9) L’orgoglio nazionale iraniano è tutto rivolto verso il sollevamento pesi. Il riferimento è sicuramente Hossein Rezazadeh, nato il 12 maggio 1978 ad Aradabil. Chiamato “The Iraniana Hercules” pesa 156,6 kg, è alto 1,86 m ed è il primo atleta iraniano ad aver vinto due medaglie d’oro olimpiche. In Iran è un mito e il suo matrimonio alla Mecca è stato trasmesso in diretta televisiva. Altro che Totti. È stato quattro volte consecutive campione mondiale dal 2002 al 2006 e detiene il record del mondo con 247,5 kg complessivi sollevati. 

 

10) Concludiamo questa prima sezione di grandi campioni da seguire nelle loro gare olimpiche con il messicano Oscar Salazar, nato il 3 novembre 1977 e medaglia d’argento nella classe <58 kg del taekwondo maschile. Ad Atene è stato sconfitto dal terribile Chu Mu-Yen, vero eroe di Taipei e di questo sport. Se lo ritroverà di fronte a Pechino, insieme agli altri temibili atleti di Taipei e ai cinesi.

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