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Biscotto tra Croazia e Spagna? Gli italiani - dati alla mano - un po’ ci sperano...

L'Italia del pallone, eticamente irreprensibile e sportivamente pura come acqua di sorgente, da tre giorni a questa parte ha un solo pensiero in testa: il temuto "biscotto" tra Spagna e Croazia ai campionati europei, che assicurerebbe a loro due il passaggio del turno ma condannerebbe noi a tornare mestamente a casa. I maligni dicono che qualcosa del genere accadde già nel 2004, quando il pareggio (guarda caso 2-2) tra Danimarca e Svezia rese vana la vittoria degli azzurri contro la Bulgaria, impedendoci di qualificarci. All'epoca il CT era Trapattoni che oggi - ri-guarda caso - ci troveremo avversario sulla panchina dell'Irlanda, più agguerito che mai: "Voglio vincere", ha detto. 

Ma gli italiani, al solito, sono ambivalenti. Temono il "biscotto" e, contemporaneamente, ci sperano. Basta dare un'occhiata alle quote delle scommesse: su un totale di 140mila euro giocati nel nostro Paese oltre la metà, 76.500 per l'esattezza, sono stati puntati sul pareggio 2-2 tra Spagna e Croazia. Stasera, dunque, migliaia di italiani nel medesimo istante faranno il tifo per gli azzurri e per il pareggio delle odiate rivale. Migliaia di italiani in delirio spereranno nel passaggio del turno e insieme nell'eliminazione della squadra di Prandelli. Una follia, ma tant'è. 

Intanto è di oggi l'ennesima conferma della superiorità morale del nostro calcio. Che, dopo aver più o meno superato la bufera di calciopoli, si è infilato nel turbine delle scommesse.

Ben 21 società e 52 persone fisiche sono state sanzionate dalla Commissione disciplinare che si occupa del processo "calcio scommesse" della FIGC. Per l'esattezza sono stati dati 4 punti di penalizzazione e 35 mila euro di ammenda al Novara, mentre l’AlbinoLeffe nella prossima stagione di Lega Pro partirà da -15; la Reggina da -4, il Piacenza da -11, il Monza da -5, l’Ancona da -8. Il Pescara, neo promosso in Serie A, partirà da -2. Sanzioni anche a Padova ed Empoli. A Siena e Sampdoria, invece, toccherà pagare una multa da 50mila euro. Per quanto riguarda le persone fisiche vi sono 33 calciatori condannati e squalificati

Insomma: nel nostro Paese da giorni si aggira il fantomatico spettro del "biscotto". Tifosi e tecnici italiani (ma la differenza tra le due categorie, come è noto, è davero sottile) non fanno che evocarlo, come al solito ignorando i demeriti della squadra azzurra e ipotizzando "truffe" tra i rivali. Dimenticando però un paio di cose: che il risultato del 2-2 può essere una conseguenza normalissima in una partita di calcio. E che Spagna e Croazia non hanno mai avuto scandali come quelli che hanno funestato il nostro pallone.

 

 

 

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