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Berlusconi onnipresente in tv. La Rai fa marcia indietro e promette par condicio

L'ennesima intervista di Berlusconi, stamattina, a Uno Mattina è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ormai la campagna elettorale è partita a pieno ritmo e ovunque ci si giri, dalle tv, ai giornali fino alla rete, non importa che sia vigilia, Natale o Santo Stefano ecco che tutto è invaso da dichiarazioni di politici in vista delle prossime elezioni. Ma c'è qualcuno che è un po' più uguale degli altri.

E così, tra un Monti che "sale in campo" tramite Twitter, un Ingroia che forse si candida, forse no, un Bersani che queste elezioni può perderle solo se farà il kamikaze, un Grillo che continua a mazzolare a destra e a manca e a un altro magistrato, Grasso, che si mette in aspettativa per candidarsi col PD, ecco che Berlusconi va avanti come fosse un rullo compressore e dopo qualche mese in cui avevamo quasi dimenticato la sua voce, riappare quotidianamnte ovunque per spiegare come solo lui (dopo quasi vent'anni di Governo già passati) potrà risollevare l'Italia, abbassare l'Imu e le tasse tutte e ridare speranza all'Italia.

E così continua imperterrito sulle sue reti (storico il quasi monologo dalla D'Urso) e sulla Rai (qui, invece, rimarrà il mezzo litigio con Giletti su Rai Uno della settimana scorsa). Ed è proprio questa invasione, come la chiamano i suoi avversari politici, ad aver creato qualche problemino di par condicio portando le opposizioni, oggi, a rivolgersi alla Rai.

"Berlusconi continua la sua occupazione della tv e stamani ha potuto utilizzare l'intero programma di 'Uno Mattina' per 28 minuti e mezzo facendo un vero e proprio comizio che ha portato addirittura a un ritardo di 5 minuti del telegiornale. Il contraddittorio è stato insignificante e le due domande più incisive erano preregistrate e sono state facilmente aggirate senza alcuna replica" dice Zaccaria del PD, mentre parla di “stalking televisivo” il portavoce nazionale di Diritti e Libertà Massimo Donadi, il quale se la prende anche col “silenzio assordante dell'AgCom”. Con l'AgCom ce l'ha anche Antonio Borghesi, presidente dei deputati di Idv.

Insomma una presenza strabordante, quella dell'ex Premier (che a gennaio sarà anche ospite di Santoro a Servizio Pubblico) che ha costretto la Rai a dirimere, questa mattina, una nota in cui promette par condicio nei confronti degli altri leader politici: “Negli ultimi giorni l'on. Silvio Berlusconi ha chiesto e ottenuto spazio ad una serie di trasmissioni televisive e radiofoniche. In una ottica di equilibrio precedente alla 'Par Condicio' la Rai offrirà analoghi spazi di comunicazione ai leader di altre formazioni politiche''.

Insomma le critiche delle forze politiche del centro sinistra non sono cadute nel vuoto e forse hanno appicciato una prima miccia nella coda di paglia della tv pubblica. Ma la campagna elettorale è lunga e a queste polemiche (e alla faccia di Berlusconi) dovremmo farci l'abitudine.

 

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