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Berlusconi, le tasse e la leggenda del 43,2%

Berlusconi, le tasse e la leggenda del 43,2%

 
"Berlusconi, le tasse e la leggenda del 43,2%" potrebbe essere il titolo di una misteriosa storia all’italiana, che nasce nel 1994 e continua ancora nei giorni d’oggi.
 
Nel 1994, il primo anno dell’era berlusconiana, la pressione fiscale era del 40,77% (in questo grafico l’andamento della pressione fiscale negli ultimi 30 anni).
 
Secondo le ultime statistiche dell’Istat, siamo passati dal 42,9% del 2008 al 43,2% del 2009, un dato che ci porta al quinto posto con la Francia per i livelli di pressione fiscale in Europa.
 
Ma qualcuno dimentica di dire che in Italia quel famigerato 43,2% fu già raggiunto nell’ultimo Governo Prodi: infatti salì dal 42,12% del 2006 al 43,29% del 2007.
 
Ciò che oggi è più importante sottolineare è: come reagì 3 anni fa l’opinione pubblica?
 
 
"E godi godi godi
che c’è Romano Prodi
lui con la finanziaria
ha già cambiato l’aria
lui delle tasse è il mago e io... pago!"

Era il 7 ottobre del 2007 ed il Ministro dell’Economia del Governo Prodi, Tommaso Padoa-Schioppadichiarava al Corriere: "La polemica anti tasse è irresponsabile. Dovremmo avere il coraggio di dire che le tasse sono una cosa bellissima e civilissima, un modo di contribuire tutti insieme a beni indispensabili come la salute, la sicurezza, l’istruzione e l’ambiente".
 
La salute, la sicurezza, l’istruzione, l’ambiente: quella dichiarazione di Padoa-Schioppa non voleva essere un elogio alla follia, per il Ministro "Le tasse sono bellissime" era una lezione di educazione civica.

Una lezione di educazione civica che fu talmente manipolata, fraintesa e bersagliata, che il giorno dopo Il Giornale pubblicò quest’ articolo: "Ministro Impazzito: le tasse sono belle".

Per non parlare dell’altro strozzino, l’altro artefice principale dell’ irrespirabile clima di severità fiscale: il Vice-Ministro dell’Economia Vincenzo Visco, alias Dracula.
 
"Dracula" è uno pseudonimo che esisteva già da un bel po’ di anni: era il 7 agosto del 2002 ed il Ministro Tremonti, già Ministro dell’ Economia, riferendosi al suo predecessore Visco dichiarava "Dracula non è in pensione e continua a succhiare il sangue delle piccole e medie imprese e dei lavoratori".

Comunque tra il Ministro Impazzito Padoa-Schioppa, il Dracula Visco, "E godi godi godi che c’è Romano Prodi"... vivere in Italia era diventato veramente impossibile.

Dal maggio del 2006 al maggio del 2008 c’era un’atmosfera velenosa: talmente velenosa che spesso la cronaca segnalava i casi di vip o sportivi che evadevano milioni e milioni di euro: i casi di Valentino Rossi e Giancarlo Fisichella, ad esempio.

Ma intanto nel primo anno dell’ultimo Governo Berlusconi, complice l’abolizione totale dell’ICI (già diminuita del 40% da Prodi), la pressione fiscale aveva avuto una leggera diminuizione, dal 43,2% del Governo Prodi al 42,9%.
 
Per poi risalire nel 2009 di nuovo al 43,2%.
Questi sono numeri. Cifre incontrastabili e inconfutabili.

Ma come dicevo all’inizio, quella di Berlusconi e le tasse è una leggenda che supera perfino l’obiettività e l’inappellabilità di queste percentuali: in questi 16 anni la pressione fiscale è aumentata del 2,47%, ed in questi 16 anni Berlusconi ne ha governati 7.
 
Lo slogan ufficiale della propaganda berlusconiana è ed è sempre stato uno ed univoco: "Non metteremo le mani nelle tasche degli italiani".
 
Qui Frattini. Qui Tremonti. Qui Brunetta.
Qui infine, ed ovviamente, Berlusconi.
 
Negli ultimi 16 anni non sono mai state messe le mani nelle tasche degli italiani. E se sono state messe, sono state messe per togliere le ragnatele.

C’è da giurarsi.
 
("Io come Dracula? Ora mi danno ragione" Vincenzo Visco 26/5/2010)

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