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Berlusconi attacca: esondazione della magistratura

Berlusconi attacca di nuovo e di brutto: la peggior dittatura è dei giudici, ripete in un messaggio ai Promotori della Libertà. Ma a pronunciarle è l’Imputato, anzi, lo sdoppiato.

Se la prende con Fini, con l'opposizione, con i magistrati. Insomma con tutti, tranne che gli accoliti. La riforma della Giustizia s'addafà, sbraita il fenomeno epocale dallo sdoppiamento conclamato. Ulula dal pulpito parole sovversive dall'eco minaccioso.

"Se questa riforma fosse stata fatta per tempo, la storia recente dell'Italia sarebbe stata diversa. Non ci sarebbe stata quella esondazione della magistratura dagli argini costituzionali che ha portato ad annullare un'intera classe di governo nel 1992-93, che ha causato l'abbattimento del nostro primo governo nel 1994, che ha determinato anche la caduta di un governo di sinistra a causa della loro improvvida proposta di riformare la giustizia avanzata dal ministro Mastella". E aggiunge: "Così come non si sarebbe potuto portare avanti il tentativo tuttora in corso di eliminare il governo in carica per via giudiziaria. Da parte nostra invece c'è soltanto l'obbiettivo di lavorare per il bene dell'Italia, e di eliminare finalmente una anomalia, anzi una patologia grave della nostra democrazia".

Neanche a farlo apposta, proprio ieri, ho visto un uomo canuto, solo e con un megafono in mano, girovagare nei pressi di un Tribunale, lamentandosi e denununciando l'abominio di questa riforma. Un pensionato di oltre settantanni, come lui stesso dichiara, si espone a divulgare gli scempi di questo Governo. Senza alcun sostegno, senza alcuno stemma politico. Un cittadino esasperato che scende in strada per manifestare tutto il suo dissenso. Fa pensare non poco, considerato che il futuro di questo Paese non gli riguarderà più di tanto, vista l'età. Emblematiche le sue frasi che ripeteva a squarciagola: una riforma epocale che sarà ricordata nella storia? Berlusconi è già entrato nella storia per i suoi misfatti.

Qui di patologico grave c'è solo un Imputato che, nell'esercizio delle sue funzioni, vuole abbattere chi lo accusa di reati. Come si fa a credere che il Premier agisca per il bene dell'Italia, quando è andato a smontare anelli cruciali della Costituzione? La riforma non è retroattiva, e dunque? Chi ci dice che un domani non sarà ancora indagato? Anzi, a questo punto il dubbio sorge spontaneo: forse teme che scappino fuori ulteriori misfatti? In quale democrazia, mi devono spiegare, un Pubblico Ministero deve chiedere il permesso al Guardasigilli? In quale Democrazia si cassano gli ulteriori gradi di giudizio, se nel primo si viene assolti? Quante volte le sentenze vengono ribaltate in appello, oppure riconfermate? Sono garanzie in più che non possono essere cancellate in nome della brevità. Così come non è democratico assoggettare la Giustizia al potere politico. Solo su un punto sono d'accordo: la responsabilità personale del Giudice che sbaglia. Per il resto non ci venisse a prendere per i fondelli: questa riforma ad Berluscam, dalla chiara sete di vendetta e castigo, è il punto di non ritorno verso il regime assoluto. Ficcatevelo in testa.

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