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Bambini Down: vergogna su Facebook, il ministro ripara e oscura la pagina

Da qualche giorno ormai gira sul social network più famoso al mondo un gruppo vergognoso contro i bambini affetti dalla sindrome di Down. Il ministro Mara Carfagna,assieme alle autorità competenti,hanno provveduto oscurando questi gruppi e promettendo indagini istentanee (che speriamo siano veramente rapide)

Bambini Down: vergogna su Facebook, il ministro ripara e oscura la pagina

Ormai è già da qualche tempo che su Facebook, social network tra i più famosi e più visitati al mondo, gira un gruppo tanto shockante quanto osceno contro i bambini affetti dalla sindrome di down.
 
Lo slogan di questo gruppo invita a "giocare al tiro al bersaglio contro i bambini down". Fortunatamente, la maggior parte degli iscritti di Facebook si sono completamente dissociati da questo orrendo pensiero, creando a loro volta dei violentissimi slogan contro i fondatori di questo ignobile gruppo. Tuttavia, la risposta degli iscritti, pur essendo significativa, non sarebbe bastata affatto per difendere la causa dei bambini down. Ci ha pensato dunque il ministro delle pari opportunità, Mara Carfagna, a oscurare questi gruppi disonorevoli e a promettere delle indagini destinate a trovare il fondatore e quindi il colpevole di tutto ciò.
 
Speriamo che queste indagini, al contrario di quello che avviene nella maggior parte dei casi, siano molto rapide e che i responsabili paghino il dovuto. La preoccupazione è comunque altissima riguardo ai fenomeni di discriminazione e di maltrattamento che in Italia si stanno intensificando negli ultimi tempi contro i minori e contro quelli che alcune persone ritengono molto scioccamente "diversi".
 
Questo caso è infatti solo uno dei tanti che ormai siamo abituati a commentare: basti pensare agli episodi di razzismo e discriminazione che avvengono soprattutto nelle scuole medie e superiori, ma anche alla terribile vicenda che vede implicate le due "maestre" d’asilo di Pistoia, ree di aver picchiato in modo ignobile dei piccolissimi bambini. Bisogna perciò cercare di intervenire celermente in tutti questi casi di discriminazione, affinchè non si conduca l’Italia verso un ulteriore degrado sotto questo aspetto.

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