• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > Bahrein: due nuovi decreti mettono al bando il dissenso in vista delle (...)

Bahrein: due nuovi decreti mettono al bando il dissenso in vista delle proteste del 14 agosto

 
I due nuovi decreti di emergenza, emanati dal re del Bahrein, lo sceicco Hamad bin ‘Issa al-Khalifa, la notte tra il 6 e il 7 agosto, costituiscono secondo Amnesty International, un nuovo, vergognoso tentativo di mettere completamente al bando ogni forma di dissenso e la libertà d’espressione nel paese.
 
I due decreti sono la prima attuazione di 22 raccomandazioni che il 28 luglio il parlamento in seduta straordinaria aveva presentato al re, per emendare e inasprire la legge antiterrorismo del 2006.
 
Il primo decreto ha emendato la Legge sui raduni pubblici e le manifestazioni del 1973, in che ora vieta ogni riunione, sit-in, marcia e raduno nella capitale Manama.
 
Il secondo decreto ha modificato la Legge sui minori del 1976. Ora è previsto che se una persona di età inferiore a 16 anni prende parte a una manifestazione, a un raduno pubblico o a un sit-in, i suoi genitori riceveranno un ammonimento scritto. Se dopo sei mesi il minore sarà sorpreso a prendere nuovamente parte a una manifestazione, i genitori potranno essere multati e/o arrestati.
 
I due nuovi decreti sono solo le ultime di una serie di misure adottate dalle autorità del Bahrein per stroncare il dissenso, all’indomani di una serie di proteste e in vista del “Tamarod” (la ribellione, mutuata dalla recente esperienza egiziana) convocato per il 14 agosto.
 
Tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, sono stati arrestati numerosi blogger, fotografi, cineoperatori e attivisti online.
 
Tra questi, Mohammad Hassan Sayef, un blogger di 23 anni, e Hussain Habib, un cameraman di 23 anni. Sono stati arrestati il 31 del mese scorso. Erano attivi su Facebook e Twitter. Amnesty International ha lanciato un appello per la loro scarcerazione.
 
Da quando, nel febbraio 2011, sono iniziate le proteste di massa nel paese, la situazione dei diritti umani è rapidamente peggiorata. Decine di persone sono morte a causa della tortura o dell’uso eccessivo della forza da parte delle forze di sicurezza. Altre decine sono state arrestate e processate in corte marziale. Tredici noti esponenti del dissenso e prestigiosi difensori dei diritti umani sono stati condannati in via definitiva a lunghe pene detentive o all’ergastolo.
 
In vista di ciò che potrà accadere il 14 agosto, le organizzazioni per i diritti umani hanno scritto alla comunità internazionale chiedendo di non dimenticare il Bahrein. Amnesty International Regno Unito ha sollecitato il primo ministro Cameron a non continuare a girarsi dall’altra parte a scapito dei diritti umani, in nome dei rapporti preferenziali tra i due paesi.
 
 
Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares