Attenzione: in Europa ritorna il nazifascismo
Nemmeno un secolo fa, tra il 1933 ed il 1945, un pazzo travestito da statista credette di poter dividere la Germania, se non l'Europa, in tanti triangoli.
Gli ebrei ne avevano due sovrapposti di colore giallo, i dissidenti politici erano contrassegnati in rosso, i criminali comuni in verde, i testimoni di Geova in viola, gli immigrati in blu, gli zingari in marrone, i soggetti "antisociali" e lesbiche in nero, gli omosessuali maschi in rosa.
In totale, secondo le ultime ricerche, i gialli, i rossi, i verdi, i viola etc.etc., furono 17 milioni, 17 milioni di morti, o forse anche di più.
Il messaggio xenofobo nazista è sempre stato semplice e sintetico: ti odio perché sei diverso. Perché sei l'altro. Perché sei ciò che non conosco. E ciò che non si conosce inevitabilmente si traduce nella causa dei miei problemi.
Tra i tanti dubbi e le tante falsità che si raccontano e si tramandano ancora dell'Olocausto, mi irrita particolarmente leggere o sentire ancora due cose: che fu uno sterminio "soprattutto" di Ebrei, come se i tanti omosessuali, rom, dissidenti e disabili uccisi non contassero niente, e che quella tragica pagina di storia, scritta da quello schizofrenico dittatore, appartiene ad un rovinoso passato, difficile da ripetersi e da rimanifestarsi.
In Olanda si chiama Geert Wilders, il leader del Partj voor de Vrijheid, il Partito per la Libertà olandese: alle ultime elezioni di giugno ha guadagnato 14 seggi, e si è confermato il terzo partito nazionale. Wilders nel 2008 realizzò un cortometraggio, "Fitna", una denuncia all'Islam ed in particolare al Corano, il libro sacro dei musulmani che secondo il documentario incita gli stessi musulmani all'odio ed alla violenza, ed a fenomeni come antisemitismo, terrorismo, violenza contro le donne e gli omosessuali; in seguito a questo film, da 3 anni, il leader del PVV olandese è costretto a vivere sotto scorta.
"L'Ungheria appartiene agli ungheresi. E le affermazioni dello Jobbik si trasformano sempre in fatti concreti", dichiarava prima delle elezioni il capo del partito Gábor Vona. (Una curiosità: il 6 dicembre del 2009 Vona ha partecipato ad un congresso in Italia della Fiamma Tricolore, qui il video del suo discorso).
L'odio è un veleno prezioso più caro di quello dei Borgia; perché è fatto con il nostro sangue, la nostra salute, il nostro sonno e due terzi del nostro amore. (Charles Baudelaire)
Lasciare un commento
Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina
Se non sei registrato puoi farlo qui
Sostieni la Fondazione AgoraVox