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Atac, romani in protesta contro il rincaro del trasporto pubblico

In segno di protesta contro il rincaro del 50% del prezzo dei biglietto di autobus e metropolitane stamane, a Rebibbia, capolinea della metro B, dalle sette del mattino le macchinette obliteratrici sono stata riempite di poliuretano e rese inservibili.

“Atac gratis”, “Un biglietto al giorno toglie il salario di torno” gli slogan che rendono l’idea dell’azione firmata “Acab” (attivi contro l'aumento del biglietto) che in volantino hanno chiedono ragione dell’aumento del biglietto a fronte di pesanti tagli dei servizi a costi raddoppiati: "La metro Rebibbia è tra i principali snodi della rete dei trasporti romani crocevia di autobus, pullman di linee regionali e capolinea della metro B, luogo in cui convergono romani e pendolari dall'intero Lazio. Chiedete a loro cosa ne pensano dell'aumento! Chiedete loro se l'aumento è giustificato da un'evidente miglioria del servizio pubblico!". "Oggi ribadiamo l'indisponibilità della cittadinanza a ripianare i bilanci in rosso della giunta Alemanno e il rifiuto per l'aumento dei costi di servizi che dovrebbero essere un diritto garantito ad ogni cittadino. Occorre riaffermare anche attraverso la mobilitazione e l'azione diretta di sabotaggio delle macchinette obliteratrici, un principio fondamentale: il trasporto pubblico è un servizio sociale e non una merce qualsiasi, motivo per cui Atac, Cotral e le altre aziende di trasporto pubblico non possono essere considerate alla stregua di imprese volte alla mera produzione di profitto o al pareggio di bilancio, pena il taglio al personale, l'aumento dei prezzi dei servizi e lo smantellamento dell'impianto pubblico di garanzia del servizio".

Da una nota dell'Atac: ''L'azienda presenterà un esposto querela contro i responsabili del gesto. Il reato ipotizzato è quello di danneggiamento aggravato, che prevede pene fino a cinque anni. Oltre alle pene previste dai reati ulteriori eventualmente individuati dalla Procura''.

Immediata la reazione dell’Assessore alla Mobilità di Roma Capitale Antonello Aurigemma: «Manifestare il proprio dissenso nei confronti dell’Amministrazione è lecito, purché lo si faccia entro i limiti sanciti dalla legge e senza ledere i diritti degli altri cittadini. Non possiamo assolutamente tollerare episodi come quello accaduto questa mattina alla stazione di Rebibbia, dove alcuni facinorosi hanno danneggiato macchinari dell’Atac mettendo allo stesso tempo a repentaglio la sicurezza degli utenti del trasporto pubblico. Per tutelare la propria azienda e tutti i cittadini romani, Roma Capitale ha intenzione di costituirsi parte civile nell’eventuale processo a carico dei responsabili».




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