Apple alla sbarra per il caso iPod Hash

iPod Hash era un progetto della comunità open source BluWiki gestito dalla Società americana OdioWorks LLC, che aveva l’obiettivo di rendere compatibili gli iPhone e gli iPod Touch con software di terze parti su Linux.

Apple, notoriamente rigidissima nel controllo totale su ciò che realizza, aveva fatto pressioni per la chiusura del forum legato ad iPod Hash.

In seguito a questa vicenda, la Electronic Frontier Foundation (EFF) ha deciso di supportare OdioWorks e portare in Tribunale Apple per violazione del primo emendamento della Costituzione americana, e adesso ha inizio il Processo.

Decisione sacrosanta, che potrebbe fare un gran bene all’azienda di Cupertino, facendo compiere il salto di qualità ai suoi dispositivi, se finalmente iniziassero a “parlare” con tutte le piattaforme.

Il fatto che iTunes non sia disponibile ovunque è infatti una grave limitazione e anche dal punto di vista di Apple, dovrebbe esserci una grande differenza tra ciò che riguarda la violazione del suo sistema di protezione di copia Fair-Play e ciò che viene realizzato per portare i dispositivi su altre piattaforme.

Commenti all'articolo

• Di Frattaglia (---.---.---.235) 30 aprile 2009 17:47

  Il "morbidume" di questo articolo nei confronti di apple è eccezzionale. Fosse successo alla Microsoft avreste già chiesto la testa di Ballmer.
  
  Sicuramente avreste scritto "Microsoft chiude le porte alla libertà del software", "Nuova crociata contro l’open source" ecc...
  
  Apple è forse l’azienda più dittatrice di sempre in campo informatico... non permette neanche di virtualizzare il suo sistema operativo o di installarlo su altre macchine che non abbiano il logo della mela.

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• Di 0punto2 (---.---.---.12) 30 aprile 2009 18:13

  Bè, veramente nell’articolo c’è scritto che portarla alla sbarra è stata una "decisione sacrosanta", non mi sembra proprio morbida come posizione...
  
  E’ inoltre espressa, per quanto riguarda l’apertura di Apple alle piattaforme open source, una chiara critica che auspica questa direzione, giudizio che mi sembra abbia espresso anche tu come base del tuo commento.
  

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