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Appello alla coscienza

Agli elettori di centrodestra che in buona fede hanno votato e sostenuto Berlusconi.

Certo che l'Italia è un Paese assai strano! Il mondo, giustamente, si stupisce di come gli Italiani stiano sopportando, apparentemente senza ribellarsi e senza un vasto movimento di indignazione popolare, quanto sta venendo alla luce su Berlusconi. Il centrodestra fa quadrato granitico attorno al suo Capo e questo può essere comprensibile, per questioni di interesse personale: se affonda Berlusconi, anche loro perderanno poltrona e potere. Ma c'è, o ci dovrebbe essere, anche un limite di decenza e dignità.

Sembra quasi che lo scandalo sia stato aver intercettato Berlusconi e non il quadro sconvolgente, decadente e corrotto, che le indagini vanno delineando. Si confonde, volutamente, il livello giudiziario con il piano etico. Può darsi che nella condotta di Berlusconi non vi siano elementi penalmente rilevanti, che le accuse di concussione e prostituzione minorile si sgonfieranno, ma sarà soltanto il processo a dirlo, tenendo conto dell'obbligatorietà dell'azione giudiziaria e dell'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge.

Più verosimilmente, Berlusconi riuscirà ad insabbiare il processo grazie alla sua maggioranza parlamentare, sottraendolo alla giustizia ordinaria. Ma quello che è emerso, a prescindere dalla rilevanza e dalle conseguenze, giudiziarie, non merita da parte degli elettori di centrodestra e degli stessi parlamentari del PDL una adeguata valutazione?

Ci sono le intercettazioni telefoniche, gli SMS, i bonifici bancari, sono tutti elementi indiscutibili o sono montature dei giudici di sinistra? Non dovrebbero bastare le frequentazioni equivoche di personaggi come Lele Mora a squalificare il Premier sul piano morale? La frequentazione abituale di ragazze minorenni: Noemi Letizia, Iris Bernardi, Ruby? I festini a base di sesso a pagamento? Il giro di denaro dato in "beneficenza " a tante belle ragazze? La pericolosa vicinanza con ambienti malavitosi (camorra, droga)? La ipocrisia di chi proclama un giro di vite contro l'immigrazione clandestina e la prostituzione ma poi telefona alla Questura per fare rilasciare Ruby, raccomanda al Prefetto di Milano, per farle ottenere il permesso di soggiorno, una ragazza che non ne ha titolo, e di fatto diventa cliente di prostitute? 

Come uomini e donne, genitori, cittadini elettori, cristiani o comunque credenti (per chi lo è), non dovrebbero dissociarsi da questo stile di vita, prendere le dovute distanze e rimarcare la loro differenza? Non dovrebbero essere i primi, il popolo di centrodestra, ad invitare il Premier a dimettersi e ad invocare il cambiamento? Non dovrebbero essere loro per primi a non sentirsi più rappresentati da un uomo dedito a questi comportamenti?

Possibile che il particolare debba sempre prevalere sul generale, il materiale sull'ideale, la convenienza sui principi?

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