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Andrea Camilleri, il maestro senza regole

Abbiamo capito, dall'incontro - intervista di Teresa Mannino con Andrea Camilleri (Il maestro senza regole - Rai 1), che al maestro non piace essere chiamato così. Anche se i suoi allievi della scuola di teatro lo considerano tale. E lo stesso vale per tutte le persone che hanno amato, amano e ameranno i suoi libri.

Nel docufilm abbiamo visto visto il piccolo studio a Roma in cui lavora, piccolo perché deve essere coccolato meglio dai libri sugli scaffali. Abbiamo scoperto la parentela con Luigi Pirandello, cugino della nonna: la splendida nonna Elvira “che ha saputo aprire la mia fantasia a lungo e m'ha aiutato ad esercitarla”. Camilleri ha raccontato dei suoi anni a Porto Empedocle, i suoi amici di gioventù, i suoi professori a scuola (il preside Lojacono, la professore di italiano Cassesa).

E anche il rapporto col padre e coi figli: “Sono stato un cattivo padre ma un ottimo nonno”. Che presto doventerà pure bisnonno. Auguri! Gli ultimi giorni a fianco al padre morente: un rapporto difficile che poi è stato trasmesso al commissario Montalbano (e chi ha letto i suoi romanzi avrà capito). Al padre è indirizzata la dedica al suo primo libro “Il corso delle cose”“L'autore dedica questo libro alla memoria di suo padre, che non seppe insegnargli altro se non di essere quello che è”.



E questo è stato l'insegnamento principale che ha voluto trasmettere ai suoi allievi: essere come si è perché la verità è la cosa più bella. 

C'è stato spazio per parlare delle sue donne: le figlie, le nipoti e la moglie Rosetta, legata ad Andrea da sessant'anni. Che per il suo compleanno gli ha regalato un libro di Dylan Thomas. Lo stesso che gli aveva regalato sessanta anni prima. Altra donna importante Elvira Sellerio: anche se non fossi stato scrittore saremmo stati amici.

E, infine, il domani. L'ultimo Montalbano è già pronto, il titolo provvisorio è Riccardino, come il nome della persona che sveglia il commissario con una telefonata a prima mattina. Il resto è top secret. Non è preoccupato della vecchiaia o della morte, Camilleri: l'unica cosa è che con gli anni si restringe il vocabolario e ci si stanca a leggere. Se qualcuno voleva trovare una punizione esemplare, è proprio questa.

Infine la morte“La morte è compresa nel prezzo del biglietto, o l'accetti serenamente o sei un coglione”. E questo è l'insegnamento più alto del maestro. Ops, pardon, di Andrea Camilleri. 

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