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Alan Turing e la mela del padre del computer

L'8 giugno 1954 viene trovato morto nella sua casa Alan Turing. Nel 2012 Google gli dedica un doodle celebrativo per onorarne i cento anni dalla nascita. Ma chi era Alan Turing e perché è considerato il Padre del Computer?

Il 23 giugno 1912 nasce Alan Turing, il Padre del Computer e il 23 giugno 2012 Google dedica all'anniversario della sua nascita uno dei suoi famosi doodle.

Ma chi è Alan Turing?

Alan viene concepito in India, ma nasce a Londra, figlio di un membro del Indian Civil Service. Fin da piccolissimo si mostra incredibilmente intelligente e curioso: si interessa di scienza, di matematica, adora gli scacchi. Nel 1931 studia logica, meccanica quantistica e matematica al King's College, nel 1934 si laurea con il massimo dei voti e vince, nel 1936, il premio Smith come studente più meritevole. Durante i suoi anni a Princeton, Alan pubblica il primo lavoro in cui illustra quella che sarà ricordata come La macchina di Turing. Ha 27 anni quando scoppia la Seconda Guerra Mondiale e Alan vi entra non come crittografo del Department of Communications, parte di un progetto per la decriptazione di Enigma, un sistema elettromeccanico di cifratura e de-cifratura inventata da Arthur Scherbius nel 1918 e usata dalle truppe tedesche per criptare le comunicazioni via radio. Sulla base di alcuni progetti polacchi per la realizzazione di una macchina per la decifrazione dei messaggi criptati da Enigma e dei lavori di Alan sulla macchina di Turing, nel 1942 viene sviluppato e assemblatoColossus, il primo computer elettronico programmabile della storia.

Dopo la fine della guerra inizia per Alan un periodo molto proficuo. Torna a Cambridge per studiare neurologia e fisiologia, si dedica allo sport, viene eletto membro della Royal Society di Londra e nel 1950 pubblica sulla rivista di filosofia e psicologia Mind uno studio intitolato Computing machinery and intelligence in cui per la prima volta illustra il cosiddetto Test di Turing, un criterio sviluppato per testare la capacità di una macchina artificiale di pensare, oggi usato negli studi di intelligenza artificiale, frutto della sua convinzione che entro la fine del secolo le macchine sarebbero state in grado di replicare la mente umana. Sono anni di grande impegno scientifico, quindi, in cui mettere a frutto l'esperienza di Enigma e Colossus, secretata dai servizi segreti, e tuttavia fondamentale.

Il 31 marzo 1952, però, inizia il tracollo. Viene condannato per il reato di omosessualità alla castrazione chimica che gli provoca impotenza e conseguenze sul suo corpo che saranno devastanti. Il 7 giugno 1954 muore dopo aver ingerito una mela contaminata con cianuro di potassio. Il verdetto è suicidio. Mentre molti protendono per la morte accidentale, intorno alla sua morte si sviluppa la leggenda: devastato dalla pena inflitta per quello che non considerava affatto un crimine, si sarebbe ucciso con una mela avvelenata, Biancaneve, la protagonista della sua fiaba preferita.

Ironia della sorte, nel 1985 viene fondata nel Regno Unito la prima Homosexual Law Reform Society (Società di Riforma delle Leggi sugli Omosessuali), nel 1967 l'Inghilterra e il Galles descriminalizzeranno il delitto omosessuale e nel 1973 l'American Psychiatric Association rimuoverà l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM).

Il 10 Settembre 2009 il Primo Ministro Gordon Brown pronuncia un discorso in cui ammette la responsabilità del Governo Britannico nei confronti di Turing, vittima dell'omofobia e della discriminazione. "Per conto del Governo Britannico - ha dichiarato Brown - e di tutti coloro che vivono liberi grazie al lavoro di Alan, sono fiero di dire: ci dispiace, ti saresti meritato di meglio". A cento anni dalla sua morte, la sua figura viene riabilitata: la Royal Mall gli dedica un francobollo e Google lo celebra in un doodle che rappresenta la sua macchina, la macchina di Turing.

Il doodle della macchina di Turing

Alan Turing viene celebrato a cento anni dalla sua morte come Padre del Computer, come colui, cioè, che ha aperto le porte all'era dell'informatica, un'era nella quale l'uso di una macchina diventa essenziale per la comunicazione a distanza, la conoscenza, ma anche la lotta per i diritti essenziali e la democrazia. Può essere ricordato, però, anche come vittima dell'omofobia, dell'oscurantismo, della volontà di annientare il diverso, principi che l'uso del computer ha contribuito a delegittimare, mettendo in contatto culture, etnie, storie, convinzioni e religioni diverse provenienti da ogni parte del mondo, nonostante i numerosi tentativi di riaprire le porte a quello stesso desiderio di discriminare ed isolare.

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