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Adriano Malori mondiale sulle strade di Varese

Meglio non potevano iniziare i Campionati del mondo di ciclismo su strada a Varese, se non con la vittoria di un ragazzo italiano, grande promessa del ciclismo internazionale: Adriano Malori.
 
Nato il 28 gennaio 1988, Malori è nato a Parma e vive a Traversatolo. Non sembra propriamente adatto per le cronometro, è alto 182 centimetri e pesa “solo” 68 chili. Gli specialisti tra i professionisti non sono molto più alti, ma pesano molto di più, riuscendo a sprigionare una potenza di pedalata costante e muscolare.
 
Adriano invece è della pasta di Contador, si muove con leggera semplicità sulla bicicletta e imposta frequenze e ritmo alti, basando tutto non sullo sprigionamento della potenza muscolare, ma sull’agilità delle pedalate armoniose, senza ostacoli entropici, direbbe qualche cattedratico.
 
Da tre anni è il re incontrastato delle prove contro il tempo nelle diverse categorie a cui ha preso parte e da poco ha vinto il Campionato Europeo di ciclismo su strada sempre nella prova contro il tempo. Corre nella squadra padovana Filmop-Parolin ed ha avuto da un po’ un primo abboccamento con la Liquigas per il futuro professionistico.
 
L’azzurro, con il tempo di 41’35’’98 ha preceduto il tozzo tedesco Patrick Gretsch (42’25’’65) e l’altro favorito della vigilia insieme al nostro Malori, l’australiano Cameron Meyer (42’40’’34). Ha tenuto una media di oltre 49 chilometri all’ora, degna di un medio cronoman professionista ed eguaglia, dopo 40 anni esatti, la vittoria di un altro parmigiano sulle strade quella volta di Imola: Vittorio Adorni.
 
In questi giorni Agoravox seguirà da vicino i Campionati del mondo di ciclismo su strada di Varese, spifferando in anticipo il vincitore della prova su strada professionisti. Scommettiamo?
 

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