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Adottiamo un sindaco islandese?

Il 43enne Jon Gnarr,
professione comico, attore e conduttore radiofonico, dopo aver vinto le ultime elezioni comunali dal 15 giugno è il nuovo Sindaco di Reykjavik.
 
Il suo partito Besti Flokkurin, "Il Partito Migliore", fondati alcuni mesi fa da dei punk rocker islandesi, ha candidato attori, musicisti, casalinghe e personaggi dello spettacolo, ed ha vinto inaspettatamente con il 34,7% dei voti.
 
In campagna elettorale ha promesso asciugamani gratis in tutte le piscine della città, un orso polare allo zoo locale ed una Disneyland all’aereoporto.
 
Mentre in 10 paesi del mondo sono stati legalizzati i matrimoni gay, l’Italia e la Grecia sono gli unici paesi in Europa a non offrire nessuna tutela alle coppie gay.
 
Il sindaco Gnarr (nella foto a sinistra) sembra che abbia deciso di partecipare al gay pride nella sua città vestito da donna. "Il sindaco non è riuscito a partecipare"avrebbe dichiarato alla folla.
 
In Italia? In Italia non c’è male (o forse non c’è di meglio).
 
Mentre Silvio ha paura di cadere, il PD ha paura di perdere le probabili elezioni. Fini si separa dalla maggioranza ma non dalle sue sorti, per questioni di coerenza col programma. Il tutto mentre la Gelmini propone una laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione a Bossi, che oramai comunica solo a diti medi. Servirà da buon esempio al trota, pluriripetente di esame di stato, e pronto per essere un punto di riferimento per i giovani.

Jon aveva promesso di diventare prima di tutto "un sindaco divertente".
Mica come in Italia. Qui si fa solo sul serio.

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