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Ada Montellanico, "Suono di donna" (Incipit Records)

Forse finalmente sicura di se stessa, la cantante romana ha scelto per il suo ultimo disco un repertorio di composizioni scritte da donne, scoprendone la ricchezza. Conosciuto il trombettista Giovanni Falzone ad un concerto del ‘Tinissima Quartet’, guidato da Francesco Bearzatti, ne rimase talmente affascinata da proporgli di diventare l’arrangiatore di questo suo nuovo progetto. Non solo, egli si è aggiunto al suo trio: Francesco Diodati, chitarra, Gabriele Evangelisti, contrabbasso, Alessandro Paternesi, batteria.

Ada, poi, ha aggiunto all’organico tre fiati di eccellente spessore – Mirco Mariottini al clarinetto basso, Glauco Benedetti al basso tuba, Massimo Morganti al trombone – col risultato che il quartetto di partenza si è raddoppiato, conferendo maggiore respiro a composizioni interessanti e poco conosciute, ad eccezione, forse, di ‘So far away’ di Carol King.

Ed ecco scorrere la scrittura di Joni Mitchell, Carla Bley – impegnativa la sua ‘Ups and Down’, nella quale la Montellanico esprime il proprio virtuosismo e la voce viene trattata come suono puro -, Maria Schneider, in un brano affrontato interamente con lo Scat, Bjork, Abbey Lincoln – ‘Bird Alone’, eseguito esclusivamente dalla voce e dalla tromba -, Carmen Consoli, per il primo di tre brani su dieci cantati in italiano. Gli altri due si intitolano ‘Trepido sguardo’, interamente della Montellanico e la splendida ‘Meteora’, una canzone ideata in forma di Song da Falzone e per la quale la cantante romana ha creato un testo tendente al lirismo poetico.

Un disco ben registrato, che dura quanto basta per non stancare e che dopo un primo ascolto si reinserisce nel lettore, per prestare maggiore attenzione ad una ricca, tecnicamente impeccabile, creativa, struttura musicale.

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