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 Home page > Attualità > Società > Aborto | Non c’è obiezione che tenga

Aborto | Non c’è obiezione che tenga

L’obiezione di coscienza fu introdotta nel 1978 con la legge 194.

A quel tempo aveva un senso: salvaguardare i diritti acquisiti di chi era stato assunto per fare un certo lavoro, e non voleva farne un altro che eticamente non condivideva. Ma molti medici obiettori sono stati assunti dopo il 1978, e qualcuno di essi è probabilmente già andato in pensione. Gli obiettori sono oggi così tanti da rendere spesso difficile prestare il servizio. Per fortuna, c’è chi comincia a dire “basta”.

La Regione Lazio, superando diverse resistenze, ha assunto due medici con lo specifico incarico di praticare aborti: se si dichiareranno obiettori in seguito, rischieranno provvedimenti che potranno arrivare al licenziamento.

Perché sono stati assunti per fare un certo lavoro: e se è legittimo cambiare idea in seguito, non è etico pretendere di essere pagati senza lavorare. Perché a prescindere dalla tua età, dalla tua storia, dalle tue motivazioni, dal tuo stato d’animo, se sei una donna che ha deciso di ricorrere a un’interruzione di gravidanza, hai il sacrosanto diritto di ottenerla. Perché se nel vostro reparto, per fede o per convenienza, siete tutti obiettori, allora quel sacrosanto diritto glielo state negando, e nel contempo la state costringendo a inutili sofferenze.

 

Provate a dimostrare il contrario.

Raffaele Carcano

Questo articolo è stato pubblicato qui

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