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Abete bocciato a Ginevra. La Francia si aggiudica Euro 2016

La delegazione Italiana rappresentata da Abete e Paolo Maldini si è vista rifiutare il proprio progetto per gli europei del 2016 già dopo la prima votazione. Solo ventitré della giuria hanno dato il loro voto di fiducia al progetto italiano. Abete ha cercato di fare la differenza con un discorso che sembrava voler compensare, con la passione italiana per il calcio e con i quattro titoli mondiali vinti, la tutt’altro che perfetta organizzazione logistica. Evidentemente però la passione non vale quanto ottimi impianti, costruiti sul modello inglese, su cui hanno fatto leva gli altri paesi.
 
Persino la Turchia si aggiudica ben trentotto voti, seconda solo alla Francia che potrà quindi organizzare il campionato europeo fra sei anni, battendo alla fine il più che valido progetto presentato dai turchi.
 
Una vittoria non scontata visto il risultato finale: sette a sei per la Francia, che trionfa quindi per un singolo voto.
 
E’ una sconfitta pesante per l’Italia e per il calcio italiano, che si dimostra ancora una volta troppo statico e incapace di stare al passo con i tempi. E i tempi corrono. Impianti troppo vecchi, quasi sempre non di proprietà societaria, clima sportivo non certo dei più idilliaci, progetto di legge sugli stadi ancora non passato e che tornerà in aula non si sa fra quanto tempo. L’immagine, in sostanza, di un’Italia ancora obsoleta, inadatta a ospitare un evento di portata europea (figuriamoci mondiale). Progetto importante e imponente per la Francia, che ha messo a disposizione investimenti di un miliardo di euro e ha programmato la costruzione di quattro nuovi stadi ultramoderni.
 
Davvero un’occasione sprecata per il nostro paese, che avrebbe potuto aggiudicarsi un evento sportivo che avrebbe garantito un giro di affari di circa tre miliardi di euro oltre ad un flusso di turisti stimato intorno ai quattro milioni.
 
Un’opportunità mancata e una lezione di cui non è stato fatto tesoro: quella di Cardiff nel 2007, quando l’Italia era in lizza per Euro 2012 (questa volta partiva da favorita) sconfitta in extremis da Polonia e Ucraina.
 
Ora l’Italia dovrà seriamente guardarsi le spalle. Il terzo posto nel ranking Uefa è tutt’altro che garantito, sebbene l’Inter sia riuscita a scongiurare il definitivo sorpasso della Germania. La Francia, continuando con il progetto che sta portando avanti da ormai qualche anno, non ci metterà molto a divenire una seria minaccia per il calcio italiano.
 
Per un’occasione mancata se ne scorge quindi un’altra, che l’Italia dovrà necessariamente cogliere per dare una radicale svolta al lento processo di decadenza che sta pian piano coinvolgendo ogni aspetto del calcio nostrano.

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