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"Abbiamo, comunque, festeggiato con lo champagne": le riflessioni in volo di De Laurentiis

Finita la rabbia di De Laurentiis, adesso spazio alle riflessioni.

Il presidente della SSC Napoli è apparso tranquillo sull’aereo di ritorno da Pechino accompagnato dalla signora Jacqueline e dal responsabile delle finanze delle sue aziende. De Laurentiis, a fine gara, ha deciso di festeggiare come se avesse vinto:

«Arrabbiato? Ma no, già cinque minuti dopo la fine della partita ero tranquillo. Sapete cosa ho fatto dopo cena? Ho radunato la squadra, l’ho portata in discoteca e abbiamo brindato lo stesso con dieci bottiglie di champagne. Ho detto ai ragazzi di cancellare immediatamente questa finale di Supercoppa e di pensare all’amichevole che giocheremo, domenica, contro i campioni di Grecia dell’Olympiakos e all’esordio in campionato, a Palermo. Inoltre, ho deciso di dare a ciascuno di loro un premio di 20 mila euro, perché i vincitori morali di questa Supercoppa siamo noi».

Quando gli viene chiesto il perché della non partecipazione alla premiazione il presidente ribadisce:

«Una partita importante, tra due squadre importanti che rappresentano altrettante tifoserie importanti, avrebbe meritato un’organizzazione inappuntabile. Per noi sarà molto difficile verificare le azioni incriminate, perché l’evento è stato affidato alla Rai e la Lega avrebbe dovuto pretendere che la stessa tv di stato utilizzasse le medesime tecnologie di Sky, alle quali adesso ci siamo abituati. La Lega, che pure abbiamo rifondato, vive ancora dell’incapacità di rigenerarsi in modo efficiente e moderno»

Tra gli avvenimenti che hanno innervosito particolarmente De Laurentiis c’è l’espulsione di Zuniga e quella di Pandev, anche se ribadisce di non avercela con la Juve attribuendo gli attriti in campo solo alla gestione della partita.

«(…) tutta la buona volontà che uno ci può mettere per non pensare a male è relativa, perché i dubbi ti assalgono», uno in particolare continua a tormentare De Laurentiis: «Vorrei sapere da chi ha preso lezione di lingua macedone il guardalinee che ha fatto espellere Pandev, visto che il giocatore s’è rivolto a lui nella propria lingua».

La considerazione che mette d’accordo entrambe le parti è sull’occasione persa «per esportare un’immagine inappuntabile del nostro calcio all’estero», il cui principale colpevole, secondo il presidente della squadra partenopea, sarebbe proprio l’arbitro Mazzoleni incapace, a suo dire, di gestire la gara oltre che di decidere sugli episodi.

In chiusura dell’intervista, rilasciata a tredicimila metri di quota, che potrete leggere interamente sul sito della Gazzetta, De Laurentiis apre agli arbitri internazionali, almeno per quanto riguarda la Supercoppa. Il presidente, però, non intende tornare sui suoi passi, almeno per quanto riguarda la contestatissima decisione di non partecipare alla premiazione.

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