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A Vilnius i Campionati europei di lotta

Dopo le fatiche estive delle Olimpiadi, sono tornati dal 31 marzo fino al 5 aprile gli uomini e le donne della lotta per il Campionato Europeo di lotta libera e greco - romana che si terrà a Vilnius.

I primi tornei sono stati quelli della lotta libera. Nella categoria 55 kg i due gradini più alti del podio olimpico non sono stati europei, con l’americano Henry Cejudo che ha battuto in finale il giapponese Tomohiro Matsunaga.

Proprio per questo motivo, gli esperti puntano sulle nuove leve invece che sulle vecchie volpi di questa categoria ormai in declino come l’azero Aliyev e il georgiano Gocashvili.

Da tenere d’occhio soprattutto il russo Namiran Israpilov, classe ’88 e una potenza esplosiva nelle gambe. Nella categoria 66 kg la Turchia non schiera la medaglia d’oro Ramazan Şahin, oro anche a Tampere nell’Europeo di un anno fa, e la scena dovrebbero dividersela l’ucraino Andriy Stadnik e il bielorusso Pavel Hrybailau.

Per la categorie 84 kg si attendono grandi cose dal giovanissimo georgiano Beka Tchelidze, che molti pronosticano come l’erede naturale del grande Revazi Mindorashvili, 3 volte campione mondiale, 4 volte campione europeo e finalmente campione olimpico a Pechino, dopo che avevo perso a Tampere l’Europeo nella finale contro Ketoev, il grande favorito di quest’anno.

Nella categoria 120 kg la lotta dovrebbe essere tra russi: il 22enne Bahtiyar Ahmedov deve vedersela contro il 21enne Soslan Ruslanovich Gagloev. Il nuovo avanza nella categoria open.



Il 2 aprile è la volta delle altre categorie della lotta libera.

La 60 kg è terra di conquista da parte del campione del presente e del futuro Mavlet Batirov, due volte oro olimpico e doppio Mondiale nel 2007. Nella 74 kg i russi non schierano Saitiev, il più grande lottatore degli ultimi dieci anni, tre volte oro olimpico (unica sconfitta a cinque cerchi da Brandon Slay a Sidney), sei volte campione del mondo e altrettante volte campione europeo. La grande scuola bulgara può fare il colpaccio con Kiril Terziev. Se l’assenza di Saitiev apre ad ogni risultato possibile, nella 96 kg regna Shrivani Muradov e il torneo dovrebbe essere una sua passerella.

Se nella lotta libera mancheranno molti protagonisti, nella greco - romana che parte dal 4 aprile ci saranno i più forti a difendere la loro leadership.

Nella 55 kg Mankiev non sembra possa perdere da nessuno, come Islam Beka Albiev (’88 dalla forza di braccia impressionante, nato a Grozny e cresciuto tra i raid e la paura) nella 60 kg e il francese Steeve Guenot nella 66 kg (anche se in questa categoria i paesi dell’Est vogliono riprendersi il primato schierando due attaccanti come il bielorusso Siamionov e il bulgaro Plamen Petrov).

Non ci sarà invece Andrea Minguzzi a difendere l’oro olimpico della 84 kg, lasciando via libera all’ungherese Zoltan Fodor che ha sconfitto in finale, come mancherà anche il georgiano Manuchar Kvirkvelia, oro a sorpresa a Pechino a 30 anni.

Nella 96 kg la meravigliosa sfida di Pechino tra il russo Ansablek Khushtov e il tedesco Mirko Englich non si ripeterà per il forfait del teutonico, mentre nella categoria open, la terribile sfida di semifinale olimpica tra il russo Kashan Baroev e il francese Yannick Szcepaniak potrà essere una delle finali più emozionanti della storia europea, anche se bisogna stare attenti al padrone di casa Mindaugas Mizgaitis.

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