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A Rebibbia Occupy parco! Il quartiere si riprende il Casale

Non finiranno mai di sorprendere né bisogna smettere di segnalarli i continui tentativi di cementificazione che colpiscono periodicamente la nostra città. Ma si può fare di più per restituire i beni comuni alla cittadinanza, questa in sintesi la posizione dei cittadini del Coordinamento per la tutela del Parco di Aguzzano a Roma, che il 2 dicembre hanno occupato il Casale Alba 2 "per restituirlo alla collettività, integrandolo con il Parco e la sua originaria destinazione socio-culturale". In queste ore un centinaio di cittadini di età compresa tra i 20 ed i 70 anni, riuniti in un’assemblea aperta a tutti, sta ragionando su come difendere e migliorare il futuro del parco d'Aguzzano, dei suoi casali, dei quartieri che ruotano intorno al IV e V municipio. Un percorso che da un anno a questa parte ha impegnato il Coordinamento nella costruzione di un percorso che non si è limitato solo a “difendere il Parco dall’ennesimo attacco speculativo, ma che ha rappresentato per molte persone un'occasione per conoscersi e condividere idee e sogni”. Occupy Alba2 è il risultato di percorso nato in opposizione al progetto Icam (Istituto a Custodia Attenuata per Madri detenute con figli fino a tre anni di età) che, secondo i cittadini, aprirebbe la strada alla cementificazione del parco e delle zone limitrofe.

La storia. Il Coordinamento dopo aver elaborato un documento tecnico, tentato vanamente un minimo dialogo con le istituzioni, raccolto 3500 firme nel quartiere, dopo aver condiviso in questi mesi approfondimenti e ragionamenti il Coordinamento è arrivato alla conclusione che è inaccettabile la realizzazione di un’area militarizzata dove rinchiudere e quindi isolare le madri con i loro figli. Un folle progetto che inoltre aprirebbe la strada alla cementificazione del parco e delle zone limitrofe.

No alla speculazione e cementificazione. Alla speculazione il Coordinamento oppone un nuovo modo di intendere la socialità e gli spazi, concepiti non come contenitori vuoti, ma come luoghi “vivi” di aggregazione, confronto e cultura: “Non vogliamo più chiedere e reclamare per ottenere false promesse, bensì riscoprire la gioia della condivisione, del 'fare' insieme con le proprie mani senza discriminazioni di colore, sesso, cultura, nazionalità”.

Sì all’originaria destinazione socio-culturale di “Alba2”. In continuità con queste idee ci siamo riappropriati del Casale Alba2 (restaurato e inutilizzato dal 2009) per restituirlo alla collettività, integrandolo con il Parco e la sua originaria destinazione socio-culturale. Sogniamo uno spazio dove ripartire dal basso, sottratto alle logiche di potere e di profitto senza prevaricazione di alcun tipo, aperto alla libera condivisione di saperi e risorse, in cui le persone non si limitino ad usufruire passivamente di un servizio, ma siano attivamente protagoniste dei suoi percorsi, delle sue attività, della sua gestione, della sua volontà di armonizzare e valorizzare le diversità.

I laboratori. Al via alcuni progetti come l'Osservatorio contro la cementificazione (indagine e informAazione contro la speculazione edilizia e per la salvaguardia dell'ambiente), laboratori pratici come la ciclofficina, il laboratorio di falegnameria, di erboristeria, di informatica (per la condivisione dei saperi e del saper fare), la biblioteca e la sala prove musica (luoghi di socialità, produzione, accoglienza ma anche di proposta sull'editoria cartacea e musicale autoprodotta), la BancarellaSprigionata (luogo di dialogo autogestito con le detenute di Rebibbia).

Appuntamenti nel Casale Alba2:

Domenica 9 dicembre 2012 dall' Alba al Tramonto
 ore 10.00 - attività per bambini (di tutte le età!)
 ore 13.00 - Pranzo sociale
 ore 15.00 - Assemblea Pubblica di presentazione
 ore 18.00 - Aperitivo musicale
info: coordinamentoparcoaguzzano

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