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3 dicembre: in piazza contro il Jobs Act! Qui tutti i presidi

Da mesi va avanti in tutta Italia la lotta contro la riforma del lavoro, il Jobs Act (vedi qui tutti i momenti di questa lotta).

Adesso siamo a un passaggio cruciale, perché il Governo Renzi ha accelerato e punta all’approvazione del provvedimento in tempi brevi. L’ultimo passaggio sarà al Senato: la votazione è prevista per oggi 3 dicembre. Sindacati di base, realtà lavorative, centri sociali, collettivi, sono in mobilitazione in tutta Italia.

L’appuntamento più importante è certamente a Roma, per far sentire la propria voce proprio nel luogo dove sta avvenendo l’approvazione. L’USB ha indetto un presidio sotto il Senato, in Piazza delle Cinque Lune, a partire dalle ore 11.00 (), la rete dello Sciopero Sociale chiama l’appuntamento alle 10.00 metro Colosseo, per convergere dalle 11.30 presso piazza Sant’Andrea della Valle.

Ma anche nel resto d’Italia sono previste iniziative di protesta contro il Governo. 

A Napoli concentramento a Palazzo Giusso (Università Orientale) dalle 15, per organizzarci e dare un segnale immediato di dissenso.

Firenze presidio sotto la sede del PD.


Anche a Livorno presidio chiamato dal Coordinamento Lavoratori e Lavoratrici livornesi dalle ore 12,00 di fronte alla sede del PD.

Massa presidio della neonata Rete per il Conflitto Sociale e Lavorativo davanti al comune.

Pisa due iniziative: presidio e assemblea serale per organizzare una partecipazione autonoma al 12.

Bologna appuntamento alle ore 17.00, Piazza di Porta Ravegnana (sotto le due Torri).

Segnalateci tutte le altre iniziative, le aggiungeremo nel corso della giornata!

In ogni caso, come spiegheremo a breve in un documento, quest’approvazione non ferma nulla dal punto di vista della lotta. Anche una volta approvato formalmente il Jobs Act può essere cancellato. Si tratta infatti di una legge delega, con la quale il parlamento affida al governo il compito di entrare nel dettaglio della riforma del lavoro. Oggi quindi, nulla è ancora scritto, anzi! Abbiamo 6 mesi di tempo per impedire al governo di approvare i decreti attuativi. Continuiamo dunque a estendere, far crescere e far durare la mobilitazione, a partire da oggi, per continuare con lo sciopero generale del 12 dicembre. 

Puntiamo a vincere, a far arretrare il Governo Renzi! Come ci hanno ricordato in questi anni i facchini, i NO TAV, gli occupanti di case: vincere è possibile!

Questo articolo è stato pubblicato qui

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