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25 Novembre xxx

Esiste una giornata MONDIALE contro la violenza sulle donne.

Riporto, qui di seguito, un articolo di un’amica, di una donna, italiana, scritto appositamente per noi di Agoravox.

"Non ci riesco. Penso alla giornata contro la violenza sulle donne e la mia mente corre. Corre verso tutte quelle donne che, oggi, ora, in questo momento, stanno subendo le angherie di un uomo.

Corre verso tutte quelle donne che non hanno il coraggio di parlarne, di dirlo.

Il mio pensiero corre.

La cosa che mi lascia di sasso, basita, è che non deve correre molto.

Sono tantissime infatti le donne che subiscono violenze tra le mura domestiche, non lontano da casa mia. E che nessuno vede. Nessuno sente. In un silenzio che fa paura.

Ma in certe situazioni fa più paura parlare. Perché? Perché in un paese civile, come si dichiara ogni giorno l’Italia, ci sono ancora tante, troppe, donne, italiane, che subiscono violenza e che nessuno difende, che nessuno aiuta?

Perché una donna che subisce violenza e prova a farne denuncia deve anche subire le occhiate della gente? Come se fosse colpa sua quello che è successo.

E non ditemi che non è così.

Sapete bene che state mentendo a voi stessi. Sapete bene che se qualcuna vi dovesse dire che il marito la picchia o le fa pressioni psicologiche, voi non le credereste. Non subito. Non la appoggereste. Non le direste “ok, andiamo a fare denuncia e vieni da me”.

Questa è l’ipocrisia che fa sì che le donne non dicano.

Si tengono tutto per se’. Cercano di affrontare la vita ogni giorno a denti stretti. Per proteggere la loro persona dagli attacchi di una intera comunità. Per proteggere i propri figli dalla violenza di un uomo.

Perché una donna che subisce violenza sa bene che non ci sarà nessuno pronto a crederle subito. Ma tutti metteranno in dubbio la sua verità. E lei dovrà dimostrare. Dimostrare una realtà che è fatta di parole, di gesti, e qualche volta, ma non sempre, di fatti. Come dimostrare una violenza psicologica? Come dimostrare la violenza verbale?

"Ecco, perché queste cose succedono tutti i giorni e nessuno lo sa. E nessuno ne parla. Le donne hanno paura. Paura di “un uomo” che gestisce ancora tutto, qui in Italia. Politica e comunicazione, istituzioni e assistenza. È tutto in mano agli uomini. Che devono, per necessità di branco, trovare il modo di difendersi tra di loro. Di spalleggiarsi. Di coprirsi".

di Sofia Riccaboni


Avrei voluto scrivere qualcosa in merito, io. Ma da donna, da parte in causa, ho preferito la sua riflessione.

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