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1950-2015 Caltagirone ricorda Italo Viglianesi a 65 anni dalla fondazione della UIL

Abbiamo ricostruito la biografia di Italo Vigliansi con la moglie Marisa Olivieri che ha tracciato un profilo inedito e intimo di Vittorio, così lo chiamavano in famiglia, ripercorrendo sul filo del ricordo emozioni condivise di una vita intensa che ha lasciato un grande ricordo ed un vuoto sentimentale incolmabile.

Con Fortunato Parisi e Massimo Porta abbiamo risalito il cammino che da Caltagirone lo condusse a Roma, dalla Montecatini alla segreteria della UIL , al Ministero dei Trasporti nel terzo governo Rumor (1970) e nel primo governo Colombo (1970-72). L’on Fabio Porta ricorda come, grazie alla spinta riformista del fondatore della UIL, oggi, mentre tutti i partiti hanno cambiato nome, i sindacati non hanno sentito questa esigenza proprio perché il riformismo è una caratteristica intrinseca della UIL. Il prof. Giacomo Pignataro, rettore dell’università di Catania, ricorda come Caltagirone, più volte definito paese dei cento campanili, abbia vissuto un clima di vivacità politica che ha dato un contributo importante e significativo al dibattito politico nazionale.

Coraggio autonomia e concretezza questa secondo Giorgio Benvenuto è l’eredità di Viglianesi, eredità che rimane nel DNA della UIL. Oggi Viglianesi avrebbe detto che la finanza dev’essere al servizio del lavoro e non viceversa. La UIL per Carmelo Barbagallo, segretario generale, porta ancora il segno della sicilianità di Viglianesi che si concretizza in un sindacato che sa rivendicare senza fare opposizione pregiudiziale.

 

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