• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Gregorio Scribano

Gregorio Scribano

Direttore di LiberalVox 
Social Media Manager & Communication

Statistiche

  • Primo articolo martedì 03 Marzo 2024
  • Moderatore da giovedì 04 Aprile 2024
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 20 18 2
1 mese 7 1 0
5 giorni 2 1 4
Moderazione Da Articoli moderati Positivamente Negativamente
La registrazione 6 6 0
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0












Ultimi commenti

  • Di Gregorio Scribano (---.---.---.176) 19 ottobre 2023 12:03
    Gregorio Scribano

    Di riformare le pensioni e di abrogare l’ignobile legge fornero non ne parla più nessuno, nè la stampa, nè i sindacati, nè l’opposizione, nè tantomeno chi dovrebbe varare una necessaria e indispensabile revisione del sistema previdenziale, ovvero il governo.

    Lorsignori dicono che i soldi per pagare le pensioni non ci sono, quando invece piovono milioni e milioni di euro sui loro stipendi e su quelli dei loro amici e degli amici degli amici, per non parlare della montagna di soldi buttati e sprecati inutilmente e dei miliardi mai incassati dagli evasori fiscali.

    Lorsignori dicono che a causa della denatalità - pretenderebbero, forse, che le famiglie moderne sfornassero una dozzina di figli come si faceva cento anni fa!? - non ci sarebbero abbastanza giovani lavoratori a versare i contributi per consentire il pagamento delle pensioni ai più anziani, quando poi costringono i nostri ragazzi a poltrire sul divano o a fuggire all’estero.

    Una cosa è certa: non si può andare in pensione a 70 anni, ovvero ad un passo dalla ‘fossa’, nè si può affrontare la vecchiaia con un assegno pensionistico di gran lunga inferiore alle ultime retribuzioni.

    E senza andare a scomodare quelli delle pensioni baby, non è giusto penalizzare i prossimi pensionandi rispetto a chi fino a ieri è uscito dal mondo del lavoro con un massimo di 65 anni di età e uno stipendio di qualche manciata di euro in più rispetto all’ultima busta-paga, perchè al netto delle ritenute previdenziali!

  • Di Gregorio Scribano (---.---.---.32) 11 ottobre 2023 14:05
    Gregorio Scribano

    Anche Microsoft ha annunciato di aver firmato un accordo pluriennale per la rimozione di un massimo di 315.000 tonnellate di CO2 con Heirloom, società che utilizza la tecnologia Direct Air Capture (DAC), segnando uno dei più grandi accordi di rimozione del carbonio registrati fino ad oggi.

    Il nuovo accordo segna l’ultimo di una serie di recenti accordi per la rimozione delle emissioni di carbonio per Microsoft, che rientrano negli sforzi dell’azienda per diventare carbon negative entro il 2030 e per eliminare tutte le sue emissioni entro il 2050. Di recente, Microsoft ha annunciato un accordo per l’acquisto di 2,76 milioni di tonnellate di materiale per la rimozione del carbonio con il fornitore di energia danese Orsted per catturare e immagazzinare il carbonio biogenico (emissioni provenienti dalla combustione della biomassa) di in una centrale elettrica in Danimarca.

    La tecnologia DAC, per la rimozione del carbonio nella transizione verso un sistema energetico a zero emissioni, estrae la CO2 direttamente dall’atmosfera per utilizzarla come materia prima o rimossa in modo permanente se combinata con lo stoccaggio. Secondo lo studio sulla mitigazione dei cambiamenti climatici pubblicato l’anno scorso dal Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC), gli scenari che limitano il riscaldamento a 1,5°C includono metodi di rimozione dell’anidride carbonica che potranno raggiungere miliardi di tonnellate all’anno nei prossimi decenni e in questo contesto il DAC potrebbe rappresentare una quota significativa del totale.

    Un hub DAC che si prevede sarà in grado di catturare più di 1 milione di tonnellate di CO2 all’anno dall’atmosfera 


    Insomma, l’accordo Microsoft/Heirloom è un altro passo importante per aiutare a costruire il mercato per la rimozione del carbonio di alta qualità per diventare carbon negative entro il 2030 e raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi

  • Di Gregorio Scribano (---.---.---.172) 18 agosto 2023 14:06
    Gregorio Scribano

    ...e sta fallendo pure sul fronte pensioni: aveva promesso in campagna elettorale il superamento della legge fornero, ma di pensioni nessuno ne parla più nè la destra, nè la sinistra, ma neppure il sindacato!

    La scellerata legge fornero – che pretende di fare cassa sulla pelle dei lavoratori – va abrogata il prima possibile e sostituita con una riforma previdenziale che liberi posti di lavoro a favore dei giovani, che altrimenti non riescono a mettere su famiglia, e che allo stesso tempo conceda la meritata e giusta pensione ai più anziani collocandoli a riposo a 65 anni di età e con un assegno di pari entità all’ultimo stipendio percepito.

    Insomma, gli anziani devono fare i nonni e i giovani devono lavorare.

    Se non si agisce in questa direzione in tempi brevi, l’Italia collassa!

    Il progressivo innalzamento dell’età pensionabile ha, infatti, un terribile ‘effetto collaterale’: incide sui tassi di fecondità contribuendo al calo delle nascite.

    Soprattutto nei Paesi del sud dell’Europa con più lacune sul fronte delle politiche e dei servizi all’infanzia, e dove una giovane coppia per mettere su famiglia fa grande affidamento sulla figura dei nonni.

    È quanto emerge da uno studio di Bankitalia, dove si sottolinea come le riforme previdenziali varate negli ultimi decenni in Europa per contenere la spesa pubblica possono avere un impatto anche sulla crescita demografica. Un fenomeno che riguarda quasi esclusivamente i Paesi dell’area Mediterranea, mentre è quasi nullo nell’Europa Continentale e nei Paesi del Nord, dove le politiche di welfare si dimostrano più efficaci e i servizi come gli asili nido sono più diffusi e meno gravosi per le tasche delle giovani coppie.


TEMATICHE DELL'AUTORE

Tribuna Libera Media Economia Sport

Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità