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Parlamento europeo approva nuova legge sulla richiesta di asilo

Il Parlamento europeo ha approvato il nuovo patto sul diritto di asilo. Il testo era stato proposto dalla Commissione nel 2020 e in questi anni è stato rimaneggiato più volte. 

Adesso tocca al Consiglio europeo approvarlo, cosa non del tutto scontata. Il testo di legge è stato discusso sotto la pressione dell’emergenza dei nuovi arrivi. Le nuove disposizioni non prevedono stravolgimenti dell’impianto di Dublino. Con gli accordi Schengen l’Unione continua a non concedere visti agli emigranti economici né ad aprire corridoi umanitari. La responsabilità della gestione delle richieste di asilo degli emigranti rimane sul paese di primo approdo.

Tuttavia sono state fatte delle concessioni agli emigranti e ai paesi di primo approdo che a causa del flusso dovessero trovarsi in difficoltà. Ai primi viene concessa la possibilità di presentare domanda in altri paesi per ragioni di ricongiungimento familiare o di studio. Ai secondi in caso di grandi flussi viene concessa la possibilità a scelta degli altri paesi o di una redistribuzione o di un compenso economico di 20000 euro per emigrante rifiutato. Sul piano politico appare evidente il tentativo della maggioranza parlamentare di popolari, socialisti e liberali di erodere voti alle sinistre più massimaliste o alle destre. I sondaggi comunque sembrano confermare la rielezione di un parlamento con queste maggioranza.

Tuttavia preoccupa l’avanzata delle destre in diversi paesi, di sovranisti, o in alcuni casi di politici filo putiniani. In Italia l'attuale governo cerca di incoraggiare scuole che formino gli emigranti prima di farli arrivare in Italia in modo legale, mentre intende contrastare quella illegale per mantenerla su numeri gestibili.

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