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Caro assicurazioni. Salassi a danno dei consumatori rincari del 155% in 15 anni

"Continuano assurdi salassi a danno degli automobilisti", denunciano le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori. Si è passati da una media di 361 euro del 1994 ai 995 del 2009. Ancora peggiore la situazione che riguarda l’assicurazione obbligatoria di moto e motorini.
“L’Italia, vero e proprio paradiso per cartelli, monopoli ed oligopoli che hanno rafforzato il loro dominio negli ultimi 15 mesi favoriti da un governo Giano bifronte, che mentre fa finta di istituire improbabili Robin Tax con la certezza che i costi, in assenza di controlli, verranno addossati ai cittadini, ha abrogato le lenzuolate di Bersani nei settori sensibili per le tasche delle famiglie come banche, assicurazioni, società elettriche, del gas, compagnie petrolifere, quelle poche ventate liberiste, invece di portare concorrenza e miglioramento della qualità dei servizi, complici le distratte autorità che vanno a braccetto con i controllati, ha portato continui rincari sulla pelle degli utenti”. È quanto sostengono in una nota Elio Lannutti e Rosario Trefiletti, rispettivamente presidenti di Adusbef e Federconsumatori.
 
“Le maggiori stangate delle finte liberalizzazioni sono state registrate nel settore Rc Auto, dove in regime di prezzi amministrati ante 1994, gli assicurati obbligati a contrarre una polizza, 15 anni fa pagavano una media di 361 euro (700.000 lire), costi che lievitavano a 868 euro nel 2006, con un rincaro del 140,5 per cento, per passare a 903 euro nel 2007 (+35 euro) ed a 948 euro nel 2008 (+45 euro), a 995 nel 2009 (+ 47 euro), diversamente da altri Paesi UE, come Francia, Spagna, Germania, dove gli aumenti registrati negli stessi anni, non hanno mai superato la soglia dell’86%”, continuano Lannutti e Trefiletti.
 
“I costi medi delle tariffe obbligatorie Rc Auto in questi 15 anni (2004-2009) sono più che raddoppiati passando da 391 euro del 2004 a 995 euro nel 2009, con una incidenza di valore di ben 604 euro ed una percentuale del +155,1%”.
 
“Ancora peggiore la situazione che riguarda le polizze obbligatorie per assicurare moto e motorini sotto i 150 c.c. di cilindrata, con utenti letteralmente taglieggiati e che hanno subito impennate scandalose ed ingiustificate superiori al 400%, con costi medi passati da + 98-121 euro (minimo e massimo) del 1994, a + 435-555 euro (minimo e massimo la stima del 2009), e con i costi Rc moto che hanno subito l’impennata del 413,1% ed un aumento secco di 337 euro, passando da 98 a + 435 euro”, continuano Lannutti e Trefiletti.
 
’Il Governo Berlusconi, strizza l’occhio alle compagnie ed ai cartelli bancari, svuotando e rinviando alle calende greche la class action che avrebbe avuto l’effetto di deterrenza e di rivalsa collettiva verso politiche tariffarie di rapina, gira la testa dall’altra parte su rincari e ritocchini che anche nel 2009, continuano la loro corsa con un + 5 % in media e con un impatto di 47 euro su polizze obbligatorie,mentre gli utenti delle 2 ruote subiranno salasso ulteriore del 7,5% (+30 euro)’’, continuano i consumatori.
 
’’Le richieste di rincari del 5-9% inviate anche in questi giorni di agosto ad assicurati virtuosi che non hanno denunciato alcun sinistro da parte di compagnie dominanti come Generali, sono scandalose ed ingiustificate. Adusbef e Federconsumatori sospettano che le compagnie rincarano le tariffe, sia per pagare gli alti bonus, le prebende e stock option dei manager, che per coprire i buchi prodotti da investimenti su titoli tossici, swap e derivati avariati”, concludono Lannutti e Trefiletti.

Commenti all'articolo

  • Di poetto (---.---.---.127) 24 agosto 2009 10:36

     Cosa vi aspettavate da uno che ha in mano sia le redini del potere con forti interessi in vari settori economici, compreso il settore assicurativo?
    Vi aspettavate che si facesse in quattro per il povero cristo che campa di stipendio?
    Gli italiani hanno mandato al potere uno che è culo e camicia con i potenti dei vari settori economici, essendo egli stesso uno di loro, secondo il mio vedere ci siamo dati, mi ci metto anche io essendo italiano, pur non avendolo votato, la classica zappa sui piedi.
    Ora la gente incomincia a rendersi conto di cosa vuol dire votare certe persone.
    Anche se i mass media cercano, in ogni modo, di nascondere dati e cifre, ci si sta rendendo conto dell’eccessiva riduzione del potere d’acquisto del normale stipendio e degli incontrollati ed ingiustificati aumenti in molti settori, tra cui quello assicurativo..

  • Di Julio (---.---.---.186) 24 agosto 2009 10:43

    Salve,
    non voglio contestare queste cifre relative ad aumenti nelle polize perché non le conosco bene.

    Ma è chiaro che la principale ragione di questi aumenti è il fatto che gli italiani non sanno guidare, corrono troppo e fanno troppi incidenti. Sarebbe come dar sempre la colpa delle sconfitte all’arbitro. No, a volte sbagliano anche i centravanti che non fanno gol.

    Gli automobilisti italiani (oserei dire il 90%) non rispetta i limiti di velocità, né in città né tantomeno nelle strade statali. In autostrada, forse è più alta la percentuale di qui rispetta i limiti.

    E questo provoca tanti incidenti, facendo lievitare sempre di più le assicurazioni.
    Se poi passiamo alle truffe e a quelli, che soprattutto al sud circolano senza assicurazione... il cerchio è chiuso.

    Una piccola difesa per i bravi assicurati invece c’è: le assicurazioni online. Se si perde un po’ di tempo ogni anno, si possono trovare prezzi più bassi di quelli che offre la propria assicurazione e basta cambiare. Così, le assicurazione si farebbero più concorrenza e i prezzi calerebbero ulteriormente. Ma come per la banca, un altro problema degli italiani è la pigrizia e quindi, piuttosto che perdere del tempo a guardare un’assicurazione che ti costa meno o una banca che non ti fa pagare comissioni, si guarda una partita di calcio...

  • Di n1k (---.---.---.50) 25 agosto 2009 11:11

    Questo articolo è stato segnalato anche su: ImpresaOggi Net Blog

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