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Confusioni ecologiche e certezze etiche. Replica al signor Paolo

Replicando al signor Paolo, desideravo solamente disilluderlo sull’ecocompatibilità dei combustibili fossili in quanto energia solare immagazzinata nel nostro pianeta. La sua considerazione sarebbe fondata se si consumassero petrolio, metano e carbone con la stessa velocità con cui essi sono stati immagazzinati; ed invece l’uomo finirà per consumarli in circa un secolo, a fronte delle lunghe ere geologiche, durante le quali essi si sono formati.
 
Non presentano invece controindicazione alcuna le forme di energia rinnovabili dal punto di vista ambientale: l’utilizzo umano dell’energia di origine solare comporta sempre la sua intera restituzione al cosmo sotto forma di calore, cosa che avverrebbe comunque.
 
L’unica controindicazione è di tipo economico, utilitaristico da parte dell’attuale generazione in danno di quelle future. E mi piace, a questo proposito, citare Arthur Koestler: «Qualsiasi movimento deciso a far leva su un’etica utilitaristica finisce per mettere in piedi il regno della ghigliottina e le camere di tortura. Che poi la strada verso le magnifiche sorti e progressive o il paradiso venga lastricata con citazioni di Rousseau, Marx o Maometto, fa ben poca differenza. In ogni caso nascerà una dittatura feroce e la democrazia verrà calpestata».
 
Mi stupisce l’assordante silenzio delle sinistre su questi temi e la mancanza della minima forma di critica nei riguardi dell’Esecutivo. Insomma, esiste un’opposizione di sinistra in questo Paese?

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.50) 6 gennaio 2010 22:46

    Ti ringrazio per aver riportato in primo piano l’argomento, perchè effettivamente nel mio commento forse non mi ero fatto capire completamente. Ho cercato di approfondire nel commento successivo, ma poi l’articolo è uscito di pagina e ne ho perso le tracce.

    Quello che ho aggiunto è che sono ben conscio che consumiamo risorse non rinnovabili ad un ritmo ben superiore di quanto si riformino, del resto si chiamano non rinnovabili perchè probabilmente non si rinnoveranno nell’arco di vita previsto per il genere umano.

    Ho solo voluto dire che l’attuale consumo di risorse non rinnovabili non ha praticamente nessun impatto sul bilancio energetico del pianeta, perchè consumiamo energia accumulata nel passato. Certo è che ha impatti ecologici (inquinamento al consumo e in secondo luogo si alterano i luoghi di estrazione).

    Lo sfruttamento di fonti rinnovabili (si è parlato di eolico, fotovoltaico, idrogeologico) hanno effettivamente un impatto molto minore in termini di inquinamento ed alterano i luoghi di estrazione in modo tutto sommato accettabile. Però in questo caso lo sfruttamento delle fonti rinnovabili incide direttamente sul bilancio energetico quotidiano del nostro pianeta. Per esempio un Kmq di pannelli solari sottrae al pianeta qualcosa di paragonabile ad 500 MWh. Se vengono convertiti in energa elettrica, non finiscono più in circolo nell’ecosistema.

    E qui veniamo al punto da me messo in evidenza:

    In vista di uno sfruttamento sistematico e massivo delle fonti rinnovabili, auspicavo fosse preso in considerazione anche questo genere di impatto ambientale, ovvero la sottrazione diretta e continuata di energia che prima afferiva tutta all’ecosistema. Dighe la cui costruzione porta alla distruzione di un certo ecosistema, superfici di kmq di pannelli solari che desertificano l’area, etc.

    Paolo

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