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ELDOMO

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Sono un uomo impegnato nello lavoro e nello studio. Voglio contribuire al progresso e alla civiltà e alla difesa dei valori cristiani.

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  • Primo articolo martedì 09 Settembre 2009
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Ultimi commenti

  • Di ELDOMO (---.---.---.8) 10 gennaio 2010 19:17
    ELDOMO

    Ancora l’Influenza suina miete vittime, l’ultima è una donna di 32 senza, patologie,
    la gente ha avuto paura dell’H1N1, ma prima di vaccinarsi si è documentata,
    sia dai media che da internet ha capito che il vaccino contro la suina non era sicuro,
    anzi era pericoloso, quindi ecco perché sono stati pochi a farsi vaccinare:

  • Di ELDOMO (---.---.---.143) 23 novembre 2009 16:34
    ELDOMO

    Dal momento che il virus H1N1 è mutato davvero dobbiamo aumentare il panico,
    ormai l’influenza A/ H1N1, sarà molto più pericolosa.
    Quindi dobbiamo usare più precauzioni, come fare le compere adesso, fare scorte di medicine, e tutto il necessario per non dovere uscire di casa durante il picco,
    infatti più si esce, più c’è la possibilità di incontrare gente infetta,
    Già adesso dobbiamo evitare di andare in luoghi pubblici affollati se non è proprio
    necessario, quindi rinviamo divertimenti come Cinema, Teatro, Discoteca, anche
    Bar e Ristoranti, e anche saune e palestra, e se è possibile rinviamo anche
    le visite a parenti ed amici.

    Influenza A, per l’Oms il virus è mutato, in Ucraina 374 morti in tre settimane Walter Pasini: "Occorrono verifiche". Intanto in Galles la mutazione resiste agli antivirali.
    La notizia che tutti temevano è arrivata. E a darla è l’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità: il virus dell’influenza A è mutato.
    La notizia arriva dalla Norvegia, dove l’Istituto di salute pubblica del paese ha informato la comunità scientifica internazionale, venerdì sera, di aver identificato una mutazione del virus H1N1 associata a una forma più grave di patologia, che attacca più profondamente il sistema respiratorio. 
    Il virus è stato isolato in tre pazienti, due dei quali sono i primi casi letali dell’influenza A in Norvegia; mentre il terzo è al momento in condizioni critiche.
    La mutazione non è comunque stata registrata in altri casi. Motivo per cui i ricercatori credono che la mutazione sia avvenuta all’interno dell’organismo dei soggetti.

    La mutazione resta sensibile agli antiviraliL’Organizzazione mondiale della sanità ha precisato che il virus con la mutazione osservata in Norvegia resta sensibile agli antivirali, l’Oseltamivir e lo Zanamivir, e che gli “studi mostrano che i vaccini pandemici attualmente disponibili conferiscono protezione”.
    In una nota l’Oms precisa inoltre che gli scienziati norvegesi hanno analizzato campioni provenenti da altri 70 pazienti senza trovare segni della mutazione, e spiega: “Questo suggerisce che la mutazione non è diffusa nel Paese”.

    Altri casi di mutazione anche in Cina, Giappone…L’Oms tranquillizza, chiarendo che non ci sono attualmente prove che suggeriscono che queste mutazioni stanno conducendo ad un insolito aumento del numero di infezioni H1N1 o ad un più alto numero di casi letali o severi. E precisa che casi di mutazione sono state osservate anche in Brasile, Cina, Giappone, Messico, Ucraina e negli Usa.

    Il direttore del Global Health dell’Oms: “La mutazione era scontata”Ma insomma, cosa sta succedendo? Prima ci dicono che la mutazione del vaccino è quanto di peggio si possa immaginare, perché potrebbe sviluppare resistenze al vaccino. Poi l’allarme dalla Norvegia. E subito dopo l’invito alla calma, e si scopre che, in realtà, la mutazione è già avvenuta in altri Paesi.
    Ci aiuta a fare un po’ di chiarezza Walter Pasini, direttore del Centro di Global Health dell’Oms, che raggiunto al telefono rassicura, senza però nascondere il problema: “La mutazione del virus non deve allarmare di per sé, ce lo aspettavamo. I virus mutano, anche quelli stagionali. Ora bisogna vedere se è mutato in modo più aggressivo oppure no”.

    Ora bisogna vedere com’è cambiato il virusPer aiutarci a capire Pasini fa un paragone con i virus stagionali: “Anche loro mutano, quasi sempre. Normalmente i vaccini si producono a febbraio, e poi si somministrano a settembre. In questo arco di tempo il virus non è raro che muti. Ed è per questo che in alcuni casi i vaccini – anche quelli stagionali – possono non funzionare”.
    Il problema con l’H1N1 – continua Pasini – è che si tratta di un virus pandemico, quindi con grande facilità di diffusione. Se mutasse in modo aggressivo, la situazione sarebbe più preoccupante.

    Bisogna aspettare gli accertamentiCosa aspettarsi? “Finora non è stato così, la mutazione del virus, al momento, non sembra aggressiva. Agli antivirali non si è sviluppata resistenza. Ma per dare informazioni precise servono ulteriori accertamenti”. La resistenza al vaccino, invece? “Bisogna capire bene di che tipo di mutazione si tratta. Nel peggiore dei casi le resistenze non sono da escludere. Ma dobbiamo verificare”.
     

     



    Ultimo aggiornamento: 23/11/09
    http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Influenza%20A,%20per%20l’Oms%20il%20virus%20è%20mutato,%20in%20Ucraina%20374%20morti%20in%20tre%20settimane&idSezione=4885
  • Di ELDOMO (---.---.---.143) 23 novembre 2009 16:26
    ELDOMO

    Secondo me non ’è abbastanza panico per H1N1, in questi giorni sono stato
    in Calabria ha trovare dei parenti, c’era il sole, faceva caldo, la gente nemmeno
    ci pensava all’influenza suina, tutti tranquilli, e tutti sicuri che in Calabria,
    non sarebbe mai arrivata, invece ieri dai media scopro che in Calabria ci sono
    state 2 o forse 3 vittime di H1N1, che non soffrivano di altre patologie:

    Influenza A: nuovo caso di A/H1N1,
    a Reggio 50enne muore in ospedale
    Dopo il caso di un trentenne a Cittanova e della piccola di 15 mesi morta a Catanzaro, un nuovo decesso all’ospedale di Reggio Calabria
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    //--></SCRIPT>

    23/11/2009 Un uomo di 50 anni, Santino Carbone, risultato positivo al tampone faringeo per l’accertamento dell’influenza A/H1N1, è morto nell’ospedale di Reggio Calabria. L’uomo, un consulente informatico di S. Eufemia d’Aspromonte (Rc), che non pare soffrisse di altre patologie, era stato ricoverato nel reparto di medicina degli Ospedali Riuniti dove erano stati effettuati due tamponi risultati negativi prima che un nuovo tampone venisse effettuato e inviato al centro di riferimento di Cosenza che ha confermato la presenza del virus.
    Successivamente l’uomo è stato ricoverato in Rianimazione dove è successivamente deceduto.
    E’ recente anche la morte di un uomo di 30 anni, di Cittanova (Rc), ricoverato nell’Ospedale di Polistena, che potrebbe essere collegata all’influenza A/H1N1. Si attende la conferma del contagio. A Petronà, il centro del catanzarese dove risiede la famiglia della piccola Daniela Esposito, di 15 mesi, morta nell’ospedale di Catanzaro e risultata positiva al virus A/H1N1, il sindaco ha intanto disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per «pulizie straordinarie».

     
     
     
     
     
    http://ilquotidianodellacalabria.ilsole24ore.com/it/calabria/reggio_influen za_ah1n1_decesso_morte_sospetta_caso_suina_cinquantenne_4565.html

    Influenza A, oggi altre due vittime, una non soffriva di patologie pregresse
    Una donna di 45 anni, deceduta per l’influenza A in provincia di Agrigento e un uomo di 50 anni, Santino Carbone, morto nell’ospedale di Reggio Calabria. Sono queste le ultime due vittime accertate del virus H1N1. L’uomo, un consulente informatico di S. Eufemia d’Aspromonte, pare non soffrisse di altre patologie, proprio come la bimba di 15 mesi, sana prima del contagio, e residente sempre in Calabria. Intanto Il Quotidiano della Calabria dà notizia anche del decesso di un uomo di 30 anni, di Cittanova (Reggio Calabria), ricoverato nell’Ospedale di Polistena (Reggio Calabria) che potrebbe essere collegata all’influenza A/H1N1.
    Intanto a Petronà, il centro del catanzarese dove risiede la famiglia della piccola Daniela Esposito, la piccola morta nell’ospedale di Catanzaro e risultata positiva al virus A/H1N1, il sindaco ha intanto disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per "pulizie straordinarie".



    Ultimo aggiornamento: 23/11/09

    http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Influenza%20A,%20oggi%20altre%20due%20vittime,%20una%20non%20soffriva%20di%20patologie%20pregresse&idSezione=4908

  • Di ELDOMO (---.---.---.120) 19 settembre 2009 11:14
    ELDOMO

    Contro ogni equivoco ecco anche:

    MARIA MADDANELA NEI VANGELI GNOSICI
     
    IL BACIO E LE SIGIZIE NEL VANGELO GNOSTICO DI FILIPPO
    >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
     
     
    Vediamo che il bacio reciproco sulla bocca, non è segno di amore carnale, ma è un bacio rituale che gli gnostici si scambiavano tra loro. “Si ritrova in diversi testi, ad esempio in quelli ermetici e nel Vangelo di Filippo, un riferimento al bacio rituale quale espressione della comunione, della fratellanza e della certezza della redenzione degli eletti”. I Valentiniani erano gli gnostici meno ostili all’idea del matrimonio, ma ci tenevano a differenziare il matrimonio carnale inteso come semplice unione di corpi e quindi impuro, da quello spirituale, che aveva come scopo l’ingresso nella pienezza della divinità; pare che questa unione mistica fosse realizzata mediante il sacramento della camera nuziale, culminante col rito del bacio, una sorta di rito nuziale a carattere iniziatico.

    Questo è il motivo per cui molti editori hanno pensato di poter integrare il testo mancante nel passo sopra esaminato richiamando questo gesto simbolico del bacio, che Gesù e la Maddalena avrebbero praticato. Anche se il testo avesse parlato di un bacio - cosa che al momento è impossibile sostenere con certezza - il testo andrebbe interpretato alla luce di questo particolare significato che il bacio rituale portava con sé. Ecco perché gli altri discepoli domandano a Gesù “Perché tu ami lei più di tutti noi?”; è evidente che si tratta di una differenza di intensità in un amore non carnale, o saremmo costretti a pensare che tutti i discepoli desiderassero essere amanti o consorti di Gesù, come o più di Maria.

    D’altra parte in altri due testi di Nag Hammadi, la prima e la seconda Apocalisse di Giacomo, Gesù bacia sulla bocca l’apostolo; ciò dimostra che il bacio sulla bocca è inteso come segno di stretta amicizia e familiarità, non di amore carnale. Nel Vangelo di Maria Maddalena si ritrova il medesimo gesto rivolto ai discepoli di Gesù, espresso dal medesimo verbo aspazomai: “Allora Maria, levandosi, li salutò oppure li baciò tutti” (fol. 9).

    A questo punto occorrono ulteriori precisazioni sull’origine del mondo secondo lo gnosticismo valentiniano del Vangelo di Filippo. Dal Dio buono ed assolutamente trascendente sono emanate numerose entità o eoni. Questi eoni, maschili e femminili, si sono uniti tra loro a formare delle coppie (dette sigizie), creando unici esseri bisessuati, e generando a loro volta altri eoni. Tutto risulta ordinato nel divino pleroma (in greco “pienezza”) secondo una gerarchia decrescente. L’ultimo (il trentesimo) di questi eoni è Sofia; per aver voluto generare senza unirsi in coppia con un eone maschile, essa diede origine al mondo materiale e quindi al male. Per ristabilire l’unità del pleroma, il posto abbandonato dalla Sofia decaduta fu preso dalla coppia Cristo-Spirito Santo (un maschio e una femmina). La figura del Gesù terreno non ha altro scopo se non quello di riportare nel pleroma tutte quelle scintille di divinità che si erano perdute nel mondo a causa del comportamento di Sofia; e il ritorno si realizza solamente in coppia, come avviene con le sigizie del pleroma stesso.

    Questa è la teologia fortemente gnostica in cui va collocato il brano del Vangelo di Filippo. L’unione tra il Gesù terreno e la Maddalena non è altro che la rappresentazione della ricostituzione di una sigizia. Tutto il Vangelo è percorso da questo dualismo e da questo costante riferimento alle coppie. Secondo il Vangelo di Filippo i Cristi sono tre, e ciascuno di essi ha una compagna femminile: se l’eone Cristo celeste è accoppiato con lo Spirito Santo, e il Salvatore (Soter) è accoppiato con Sofia, è naturale che anche il Cristo terreno avesse una compagnia femminile, la Maddalena.

    Ecco perché prima di parlare del rapporto tra Gesù e la Maddalena si ha questa frase: “La Sofia che è chiamata «la sterile», ella è la madre degli angeli”. Gli angeli sono i pianeti e le costellazioni. “A Sofia decaduta, che concepì senza il proprio compagno, fa capo il mondo materiale, una specie d’aborto. Perciò è detta sterile. Maria Maddalena rappresenta invece per la gnosi, la quale ne fa compagna del Cristo terreno, il prototipo dell’unione perfetta tra Sofia celeste e il compagno, l’immagine e il suo angelo”.

    Nessun normale matrimonio tra Gesù e Maria Maddalena, dunque, ma un congiungimento spirituale per restaurare il pleroma divino che evoca l’immagine delle sigizie degli eoni, immagine della compiutezza e della totalità raggiunte dallo gnostico.

     

    http://www.christianismus.it/modules.php?name=News&file=article&sid=91&page=6

     

    MARIA DI MAGDALA APOSTOLA ?

     
    Gesù era seguito da un gruppo di donne, ma non vi sono indizi del fatto che abbia mai voluto mettere una donna a capo dei suoi seguaci. Non si può neppure sostenere, come hanno fatto alcuni esponenti di una storia del cristianesimo di stampo radicalmente femminista, che gli scritti gnostici in cui la Maddalena pare essere superiore agli apostoli maschi siano testimonianze di una realtà storica originaria. Nemmeno nelle stesse comunità gnostiche, in verità, la donna poté godere di uno status di superiorità oggettiva. In alcune di esse le donne godevano di una situazione di parità culturale, mentre in altre no. Ciò si spiega facilmente rifacendosi a un principio fondamentale dello gnosticismo, secondo il quale la differenza tra uomo e donna è un male di questo mondo corrotto. Il Vangelo di Filippo attribuisce a Eva la colpa della separazione dei sessi, e talvolta la redenzione della donna passa attraverso la sua trasformazione in uomo. Il Vangelo di Tommaso si conclude con la trasformazione di Maria Maddalena in uomo: " Gesù disse: «Ecco, io la farò ascendere per renderla uomo, affinché anch’essa divenga spirito vivente, uguale a voi uomini. Infatti ogni donna che si farà uomo entrerà nel regno celeste».
     
    Per riprendere le parole di Kurt Rudolph, “l’emancipazione della donna è presente nella gnosi solo a livello di spunti potenziali”, in quanto “alla fin fine si rimane ancorati alla tradizionale visione, tipica dell’antichità, della donna come essere subordinato all’uomo”.
     
     

    VANGELO DI TOMMASO

    Maria per entrare nel regno deve rinunciare alla sua femminilita’.

     

    121.) Simone Pietro disse loro: - Maria si allontani di mezzo a noi, perché le donne non sono degne della Vita! - Gesù disse: - Ecco, io la trarrò a me in modo da fare anche di lei un maschio, affinché anch’essa possa diventare uno spirito vivo simile a voi maschi. Perché ogni donna che diventerà maschio entrerà nel Regno dei Cieli.


     Nel § 27, Tommaso ha già indicato la "perfezione" nell’annullamento dei contrari (alto e basso, esterno e interno, maschile e femminile), che costituiscono l’aspetto fenomenico della creazione, e nel loro assorbimento in un’"immagine" astratta. Qui dà un ulteriore sviluppo della dottrina, con riguardo all’opposizione dei sessi tra uomo e donna. L’Anthropos celeste, modello dell’umanità, è maschile, a somiglianza dell’Uno da cui emana, quindi il ritorno in esso comporta l’annullamento della femminilità. Questa concezione androgina, che risale al mito platonico dell’anima divenuta femminile per desiderio passionale, cadendo nella materia, non è nemmeno distante dal mito biblico della creazione di Eva dalla costola di Adamo e della sua responsabilità della caduta di Adamo nel peccato.

    http://web.tiscalinet.it/Agrapha/Vangeli/Vang_Tommaso_descr.html

     

    IL VANGELO DI MARIA

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    E Pietro disse: «Il Salvatore ha davvero parlato con una donna senza che noi lo sapessimo? Dobbiamo tutti girarci dall’altra parte e ascoltare lei? Ha preferito lei a noi?». E Levi rispose: «Pietro, tu sei sempre stato facile alla collera. Ora ti vedo lottare contro la donna come un avversario. Se il Salvatore l’ha resa meritevole, chi sei invero tu per rifiutarla? Certo, il Salvatore la conosce bene. Per questo ha amato lei più di noi».

    Il brano sopra riprodotto è la fusione di due diversi paragrafi (16 e 18) del Vangelo di Maria. Si tratta di un vangelo gnostico del II secolo, che però non fa parte dei codici di Nag Hammadi - e tanto meno dei manoscritti di Qumran; esso è contenuto parzialmente in traduzione copta in un codice del V secolo (papiro 8502 di Berlino) e parzialmente nell’originale greco in due papiri del III secolo (Rylands III 463 e Ossirinco 3525). Probabilmente si trattava di due testi separati, successivamente riuniti insieme e messi sotto il titolo di Maria Maddalena. Nel Vangelo si narra che dopo l’ascensione di Gesù Maria Maddalena avrebbe raccontato agli apostoli di aver avuto una visione: il Signore le avrebbe descritto il viaggio dell’anima attraverso i cieli e il modo di sottrarsi alle malvagie potenze celesti (tra cui la concupiscenza, l’ignoranza e l’ira) per liberarsi dalla materia e ricongiungersi con il Dio sommo. Tutto il vangelo di Maria, dalla prima all’ultima parola, racconta eventi che si sono svolti dopo la morte di Gesù.C’è una descrizione di un viaggio celeste dell’anima, inventato di sana pianta è pertanto sia il contenuto della rivelazione, sia il momento in cui essa sarebbe stata affidata a Maria Maddalena.

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     Ecco il testo integrale della visione: “... E la bramosia disse: “Non ti ho vista quando sei discesa, ora invece ti vedo mentre sali in alto. Come mai, dunque, tu mi menti dal momento che mi appartieni?”. L’anima rispose: “Io ti ho veduta, mentre tu non mi hai né vista né conosciuta. Io ti facevo da vestito, ma non mi hai riconosciuta”. Ciò detto, ella se ne andò via allegra e gioiosa. Andò poi dalla terza potenza che si chiama ignoranza. Questa domandò all’anima: “Dove Vai? Sei stata presa nella malignità, ma sei stata presa. Non giudicare!”. L’anima disse: “Perché mi giudichi, mentre io non ho giudicato? Io sono stata presa, sebbene io non abbia preso. Non sono stata riconosciuta. Ma io ho riconosciuto che il tutto è stato disciolto, sia (le cose e nature) terrestri sia le celesti”. Dopo che l’anima ebbe lasciato dietro di sé la terza potenza, salì in alto e vide la quarta potenza. Essa aveva sette forme. La prima è l’oscurità; la seconda è la bramosia; la terza è l’ignoranza; la quarta è l’emozione della morte; la quinta è il regno della carne; la sesta è la stolta saggezza della carne; la settima è la sapienza stizzosa. Queste sono le sette potenze dell’ira. Esse domandarono all’anima: “Da dove vieni, assassina degli uomini? Dove sei incamminata, superatrice degli spazi?”. L’anima rispose e disse; “Ciò che mi lega è stato ucciso, ciò che mi circonda è stato messo da parte, la mia bramosia è annientata e la mia ignoranza è morta. In un mondo sono stata sciolta da un mondo, in un typos da un typos superiore, dalla catena dell’oblio, che è passeggera. D’ora in poi io raggiungerò, in silenzio, il riposo del tempo, del momento, dell’eone” (tratto da Luigi Moraldi, I vangeli gnostici, Fabbri editori, 1997, pp. 25-26).

     

    http://www.christianismus.it/module...

     Eldomo

  • Di ELDOMO (---.---.---.120) 19 settembre 2009 11:05
    ELDOMO

    Anche la TV ha fatto chiarezza su Gesù e Maria Maddalena.
    Ecco un articolo da Voyager RAI 2

    ARTICOLO DA VOYAGER RAI 2


    MARIA MADDALENA

    E’ possibile che Gesù fosse sposato? E’ possibile che abbia avuto un figlio? E’ possibile che la sposa fosse Maria Maddalena e che sia fuggita dalla Palestina per approdare qui, in Terra di Francia dove avrebbe dato vita alla stirpe dei Figli di Gesù?

    Queste domande incredibili – quasi blasfeme - avrebbero tutte una risposta affermativa secondo Dan Brown. Ma le cose non stanno così. Ci sono molti misteri che circondano questi interrogativi: dobbiamo fare luce su una delle teorie più controverse e provocatorie degli ultimi anni. Partiamo da un luogo che conosciamo molto bene: Rennes le Chateau. Rennes Le Chateau, un apparentemente anonimo paesino nel sud della Francia. Eppure su questo paesino si sono scritte letteralmente migliaia e migliaia di pagine. Ma cosa lega questo luogo a Maria Maddalena e al leggendario Graal?

    "Santo Graal deriva dalla parola San Greal. Sangreal, a sua volta deriverebbe da Sang Real: cioè Sangue Reale". Il sangue Reale, secondo il Codice Da Vinci, altro non sarebbe la discendenza scaturita dall’unione tra Gesù Cristo e Maria Maddalena. I due sarebbero stati infatti marito e moglie. Dopo la crocifissione Maria Maddalena sarebbe fuggita in Francia con i figli nati dalla loro relazione. La discendenza di Gesù, il Sangue Reale appunto, sarebbe poi confluita in alcune dinastie Francesi, come i Merovingi. Gli ultimi discendenti del Sangue Reale sarebbero vivi ancor oggi, protetti dalla fantomatica setta del Priorato di Sion.

    Capirete quanto queste affermazioni abbiano suscitato scandalo... Dan Brown naturalmente presenta tutto come opera di fantasia. Ma ciò non toglie che alcuni passaggi del libro sembrano affermazioni storiche, e come tali sono state prese da moltissimi lettori. Sembra giusto cercare di ristabilire un minimo di verità. Innanzitutto cerchiamo di capire da dove lo scrittore americano ha tratto le sue informazioni.

    Lo scrittore Laurence Gardner ha ricostruito la genealogia del Sangue Reale. L’albero genealogico comincia con il Davide, primo Re d’Israele, passa per Gesù Cristo, e annovera figure leggendarie come Re Artù o storiche come il merovingio Clodoveo, re di Francia. Ma probabilmente i libri su cui più si è basato Dan Brown sono quelli scritti dagli inglesi Baigent, Leight e Henry Lincoln. Furono i tre inglesi a suggerire elaborare il mito del Santo Graal-Sangue Reale. La loro teoria partiva proprio da qui. Da Rennes Le Chateau, dove alla fine del 1800, il locale parroco, l’abate Berenger Saunieré scoprì qualcosa durante i lavori di scavo dell’altare: qualcosa di talmente importante da farlo diventare immediatamente ricco e famoso.

    Che cosa aveva scoperto l’abate Sauniere? Secondo Baigent, Leight e Lincoln si trattava del sepolcro della stessa Maddalena, corredato dai documenti e alle prove della sua sacra discendenza. A riprova di ciò gli inglesi citarono una serie di indizi...

    L’ingresso della chiesa di Rennes Le Chateau è sormontato da una statua della Maddalena sotto cui troneggia l’inquietante scritta.

    "Terribilis est locus iste" (Questo è un luogo terribile).

    Nel mosaico dell’Ultima Cena è raffigurata una donna, la Maddalena, ai piedi del Cristo, con una coppa in mano. Un episodio non presente nella Bibbia. Le iniziali dei nomi dei santi raffigurati dalle statue collocate nella Chiesa formerebbero il nome di GRAAL. E unendoli si forma una M.

    E alla Maddalena è dedicato uno dei nuovi edifici costruiti da Sauniere intorno all’abbazia, la Torre Magdala.

    Curiosamente Dan Brown non accenna mai direttamente a Rennes Le Chateau, nonostante uno dei protagonisti del suo racconti si chiami proprio Sauniere, come l’abate di Rennes. E non solo: un altro protagonista del libro è Sir Teabing, un professore esperto di graal. Il suo nome è l’esatto anagramma di Baigent. La Maddalena è spesso conosciuta come la prostituta che asciugò lavandoli con i capelli i piedi di Gesù. Ebbene se è questo che pensate avrete una sorpresa...

    L’accostamento tra Maria Magdalena e la prostituta redenta risale a circa 500 anni dopo gli eventi narrati nei Vangeli. Nel 591, basandosi su alcune tradizioni orientali, il Papa Gregorio Magno, in un suo sermone, identificò la peccatrice citata da Luca con Maria Maddalena. Ma in realtà questa identificazione non trova alcun riscontro nei Vangeli. Nel 1969 il Vaticano riconobbe ufficialmente l’errore di Gregorio Magno. Effettivamente nel Nuovo Testamento la Maddalena viene nominata solo dodici volte e tutte riguardano i momenti della crocifissione e della resurezione tranne una. In Luca viene infatti raccontato che Gesù scacciò sette demoni dal suo corpo.

    Le apparizioni della Maddalena sono poche ma molto significative. È l’unica donna dei Vangeli che viene identificata con una località (la città di Magdala) e non come moglie, sorella o madre di un uomo. Sembra una donna economicamente indipendente ed in grado di contribuire alla causa di Gesù e dei discepoli. Ma soprattutto è a fianco del Cristo nei momenti più fondamentali della sua storia. Assiste sotto la croce alla morte di Gesù ed è al sepolcro dove ne scopre la resurrezione. A lei Gesù risorto compare per la prima volta ed è lei ad annunciare lo straordinario evento agli increduli apostoli.

    Nel Codice da Vinci si citano inoppugnabili prove storiche della relazione coniugale tra Maria Maddalena e Gesù. Ma alla fine di queste supposte prove ne vengono presentate solo due. La prima è che un ebreo all’epoca non poteva non essere sposato.

    "Gesù era ebreo. Secondo i costumi ebraici il celibato era condannato. Se Gesù non fosse stato sposato, almeno uno dei Vangeli della Bibbia avrebbe accennato alla cosa e avrebbe fornito una spiegazione di quella innaturale condizione di celibato"

    La seconda è un passo di un Vangelo apocrifo, quello di Filippo, che alcuni traducono così...

    "E la compagna del Salvatore è Maria Maddalena. Cristo la amava più di tutti gli altri discepoli e soleva spesso baciarla sulla bocca"

    Insomma nessuna fonte del Nuovo Testamento, e neanche i Vangeli apocrifi, parlano di un Gesù sposato. Ma forse quello che conta più di tutte è la stessa opinione di Gesù in materia...

    Nel discorso ai Sadducei, contenuto nel Vangelo di Marco, Gesù dice che con la venuta del regno dei cieli uomini e donne "non prenderanno né moglie, né marito, ma saranno come angeli". Siccome Gesù predicava che gli ideali del Regno dei Cieli fossero da mettere in pratica già in questa vita, tutto lascia ritenere che anche egli praticasse uno stile di vita ascetico e casto.

    Eppure almeno un legame tra Maria Maddalena e questi luoghi esiste. L’arrivo in Francia, allora si chiamava Gallia, di Maria Maddalena e altri discepoli di Cristo è effettivamente riportato da alcune leggende locali.

    Un piccolo villaggio di pescatori, Saintes Maries de la Mer, conserva ancor oggi le tracce del passaggio di Maria Maddalena. Secondo la leggenda Maria Maddalena sarebbe sbarcata qui nel 40 dopo Cristo. Insieme a lei Maria di Cleofa, sorella della Vergine, e Maria madre degli apostoli Giacomo e Giovanni. Lo sbarco "delle tre Marie" è testimoniato dallo stesso nome del villaggio: Saintes Maries de la Mer letteralmente le Sante Marie venute dal Mare. La Maddalena avrebbe vissuto in eremitaggio in una grotta fino alla sua morte. Quelli che alcuni considerano i suoi resti sono tutt’oggi conservati nella abbazia di Saint Maximin La Sainte Baume.

    La leggenda di una Maria Maddalena fuggita in Francia quindi esiste veramente. Ma è bene ricordare che in ogni caso la tradizione descrive una Maria Maddalena eremita e non si parla mai di figli. Saint Maximin del resto non è l’unico luogo dove si conservano reliquie della Maddalena.

    I resti mortali della Maddalena sarebbero stati conservati anche a Senigalia, vicino Ancona, nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma e nella chiesa di San Lazzaro a Costantinopoli, l’odierna Istanbul. Non solo: ad Abbeville, in Francia, era conservato un cranio. Ad Aix-en-Provence una mascella. A Colonia si trovavano due braccia e nella Cattedrale di Exeter un dito. Tutto ciò ci fa capire la popolarità della Maddalena ma anche l’ossessione tutta medievale per reliquie e pellegrinaggi. Speriamo di aver sfatato alcuni riguardo a Maria Maddalena… La Maddalena non era una prostituta e non era la sposa di Cristo. Adesso però dobbiamo andare a Parigi verso l’ultima rivelazione. Abbiamo detto che Dan Brown, nel Codice da Vinci, ci spiega che cos’è il Graal, cioè la stessa persona di Maria Maddalena. Ma non solo: ci racconta anche dove il Graal sarebbe attualmente sepolto.

    E’ venuto quindi il momento di recarci in questo luogo. Prima dobbiamo fare una tappa interessante. Abbiamo detto che nel Codice si sostiene il legame tra la discendenza di Maria Maddalena e i Merovingi. Bene, siamo andati a Parigi, nella cripta della Cattedrale di Saint Denis, dove sono le tombe dei Re Merovingi.

    Ma quello che adesso ci interessa avveniva qui sopra... nella navata della Cattedrale. In questo luogo per secoli avvenne una cerimonia molto particolare. Una cerimonia pubblicamente officiata dai Re di Francia, successori dei Merovingi di fronte a folle immense.

    La scrofolosi era una malattia della pelle in passato molto diffusa. Il Re toccava i malati sulle guance piagate e molti dei malati guarivano in maniera apparentemente miracolosa. Già all’epoca in molti dubitavano del potere miracoloso dei Re Francesi. Per spiegare quanto avveniva si ricorreva allora alle soluzioni più fantasiose. Per esempio che il Re avesse spalmato sulle mani un potente unguento medicinale. Ma in realtà non c’era nulla da spiegare, perché nonostante le molte migliaia di “guariti”, in realtà non avveniva nessuna guarigione. Come spiegò un grande storico March Bloch, i malati guarivano per quello che ora chiameremo effetto placebo o semplicemente perché non erano malati di scrofole ma di una normale acne.

    Ma com’è possibile che i Re Francesi, cristiani e cattolica, potessero permettersi il lusso di praticare miracoli, come se avessero dei poteri divini?

    Forse esistevano ragioni molto più terrene per improvvisarsi taumaturghi. Marc Bloch notò che più il potere del monarca era debole e insicuro più questo si metteva ad accogliere e a guarire frotte di scrofolosi. I Merovingi erano la prima dinastia regale dei Franchi, un popolo da poco cristianizzato. Sicuramente il loro potere era fragile e perciò la tradizione taumaturgica potrebbe essere cominciata proprio con loro. Ma si trattava di uno stratagemma per rinforzare il loro prestigio tra una popolazione ancora legata al mito pagano di un re-divino, e non certo il frutto di una improbabile relazione con i discendenti di Gesù Cristo e Maria Maddalena.

    Ma ora, mentre ci rechiamo nel luogo dove è conservato il Graal, torniamo a Maria Maddalena. Tutta la questione del ruolo di Maria Maddalena nei Vangeli sottintende la questione più generale del ruolo delle donne nella Chiesa. La posizione delle donne ai tempi di Cristo era in qualche modo più importante di quella accordata loro nei secoli successivi dalla chiesa? E’ una domanda di grande attualità che forse appartiene più alla politica che alla Storia o all’Archeologia. Non tutti sanno che di fronte alla piramide del Louvre, esiste un’altra piramide, ma invertita. Cioè con la punta rivolta verso il basso.

    Questo sotterraneo era soprattutto noto come centro commerciale e di ristoro... Fino a Dan Brown. Dopo Dan Brown questa piccola piramide è diventato uno il punto più fotografato di tutto il Louvre. Qui sotto riposerebbe il corpo di Maria Maddalena, in una tomba segretamente fatta costruire del presidente francese, Francois Mitterand, frequentatore di circoli occulti. Il potere della letteratura. Probabilmente questo triangolo finisce a pochi centimetri dal pavimento. Ma almeno in questo caso possiamo apprezzare il volo di fantasia di Dan Brown. Qui l’opera di fantasia è evidente e non ci sono ambiguità. Cosa che forse avremmo voluto anche per altre parti del Romanzo.

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