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Tutti gli uomini del Presidente

Come era facile ipotizzare a chiunque avesse un minimo di conoscenza su come si muove la maggioranza di Governo, ieri tutti i “chierici” del Presidente si sono scatenati nel tentativo di trarre il massimo del profitto dall’inqualificabile gesto di quel malato psicolabile che ha lanciato, ferendo il Premier, il modellino del Duomo di Milano.
 
Nessuno è mancato all’appello, anzi, avvicendandosi nelle varie trasmissioni delle ultime ventiquattro ore (dal programma della M. Maggioni a quello di Sposini passando per “Omnibus” e tutti i telegiornali) abbiamo dovuto sorbirci, oltre alle rampogne di tutti i componenti del Governo, le bordate del con-direttore de “Il Giornale”, seguito a ruota da Pierluigi Diaco e persino dalla Zanicchi e dalla Pivetti. Sembrava, a sentirli, che la statuetta l’avessimo lanciata noi, moderati e seri oppositori di questa maggioranza.
 
La teoria farneticante portata avanti da Alessandro Sallusti e sposata subito dai succitati personaggi consiste nel far credere agli italiani che Rosi Bindi, Pier Ferdinando Casini, Antonio di Pietro e addirittura anche Oliviero Beha sarebbero i mandanti morali del gesto inconsulto e deprecabile compiuto da questo tal Massimo Tartaglia.
 
Beha, Sansonetti e la Palermo, ospiti di Sposini, hanno naturalmente protestato, ma poi a questa inaccettabile teoria ha replicato per telefono P. F. Casini, sbugiardando il collega di Feltri, anticipandogli una querela e leggendogli una sentenza risarcitoria precedentemente negata da Sallusti e facendogli fare una figuraccia che avrebbe annichilito chiunque, ma non quel genere di giornalisti.
 
Secondo la ridicola tesi del con-direttore, il peccato di suscitatrice di odio dell’opposizione potrebbe essere lavato solo se PD e UDC scaricassero definitivamente l’IDV e dessero vita così a un’era di salamelecchi fatta di ammiccamenti e approvazioni dell’operato del Premier.
 
Dunque, sempre secondo Sallusti, solo dicendo che ciò che fa e dice il cavaliere è “cosa buona” si porrebbe fine alla stagione dell’odio di cui naturalmente la maggioranza e i suoi lanzichenecchi non hanno alcuna responsabilità.
 
Mia madre mi diceva spesso, quando negavo qualche marachella, che gli esseri umani vanno in giro con due sacchi, uno davanti e l’altro portato dietro le spalle: nel primo ci sono i difetti altrui, facili a vedersi, e nel secondo, lontano dagli occhi, i propri. E’ quello che, tutti insieme appassionatamente, hanno fatto oggi, gli uomini del Presidente.
 
Ma come si può far finta di non ricordare il linciaggio di Boffo, gli attacchi a Fini, l’accanimento di Vespa sul caso Marrazzo?
 
Come si può ignorare che qualcuno quotidianamente sostiene che la magistratura è un covo di comunisti, che il Presidente della Repubblica invece di invitare alla moderazione farebbe bene a guardare in casa della Consulta?
 
E inoltre, chi dice che gli italiani che votano a sinistra sono dei “coglioni”? Chi ha attaccato il cardinale Tettamanzi? Chi, con tono minaccioso, ha detto che i padani hanno molti fucili pronti a intervenire?
 
Ecco, è su questo che Sallusti and company dovrebbero rispondere invece di lanciare farneticanti accuse su chi indurrebbe all’odio.
 
Nel ribadire la nostra condanna per la violenza subita da Berlusconi, non possiamo esimerci dall’esplicitare la certezza che la pantomima inscenata da subito dopo l’incidente andrà avanti per giorni.
 
Nel momento in cui scrivo anche Vespa ha armato il suo cannone mediatico attirando nella solita trappola Donati e la Bindi, due pericolosi sobillatori che saranno messi alla sbarra dagli esponenti del Governo e dal conduttore medesimo.
 
La parola d’ordine in questa paradossale situazione che si è creata è: nessuno ci indurrà al silenzio, nessuno ci impedirà, rifiutando nel contempo ogni tipo di violenza, di formulare le critiche, anche le più severe, a un Governo e al suo Presidente che non ci piacciono per niente.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.52) 17 dicembre 2009 18:50

    Dallo scranno parlamentare un "paladino" del Cavaliere ha minacciato di ritorsione (facendo nomi e cognomi) esponenti di magistratura, stampa e media additati come "mandanti e fomentatori" del clima di odio contro Berlusconi. Uso dell’immunità da parte di una casta di PRIMI SUPER CIVES che, in forza della funzione istituzionale svolta, non risparmia attacchi personali a semplici cittadini. Non serve imparare a INTERROGARE le STELLE per scoprire tra noi gli "alieni" della comunicazione. (x altro => http://forum.wineuropa.it

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