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Si moltiplicano i cacciatori al cinghiale ferito ed ormai isolato…

mentre il cinghiale ferito si nasconde sempre più nella foresta in cerca di protezione e salvezza, i cacciatori sempre più numerosi ne seguono le tracce.

L’animale è ancora pericoloso e può caricare alla cieca, ma sente sempre più vicino l’odore della fine...

Ogni giorno è una nuova pena per il cinghialone alla ricerca di continue protezioni contro i cacciatori che ormai lo braccano da vicino.

Sempre meno scudi e scudieri pronti ad immolare la propria – scarsa – dignità mentre anzi si moltiplicano i segnali di divisioni interni al PDL anche sulle questioni della giustizia. Nel senso, l’unico, in cui tale materia è stata trattata, ossia i processi del premier. Ed intanto si ingrossano sempre più le file dei prudenti alcuni fra i leghisti ed i Finiani. Costoro tentano coraggiosamente di resistere alle numerose trovate di Ghedini, come quella di abbreviare la prescrizione ai processi del capo, piuttosto che inviare tutti i processi a Roma - Porto delle nebbie pieno di toghe azzurre od ancora aumentare i casi di legittimo impedimento a presenziare alle udienze .

Insomma una ne pensa e cento ne fa il fido scudiero del marchese del grillo in salsa arcoriana. Vi ricordate il personaggio storico del nobile romano portato sugli schermi da Alberto Sordi, quello che diceva “ io so io e voi nun sete un cazzo “?

Chissà come si traduce in milanese stretto; comunque il concetto è più o meno quello espresso nella recente dichiarazione” pur condannato non mi dimetto” .

Però non tutti nelle file destriche, a differenza di prima, sono ora diposti a passare da servi sciocchi ed indignitosi, senza ricevere nulla in cambio (presidenza delle regioni, finanziamento di spese clientelari, ecc.) e pertanto la risoluzione dei problemi risulta sempre più improbabile per il boss che sta penando per avere tutti i topini allineati e coperti dietro di lui nella lotta senza quartiere che ha scatenato contro i giudici per sfuggire ai processi.

Oltre a questo aspetto, l’attualità mostra come molti nuovi topini in fuga raggiungano i loro predecessori (Casini, marchese grillo

Tabacci, La Malfa , Guzzanti, Fini ed altri) andando ad ingrossare il partito del malessere che a destra, contando tutti i distinguo, comincia ad essere maggioritario.

Ora ci si mette anche Maroni – neo sorcione padano coi baffi - il quale, messo in croce dalle Forze dell’Ordine che avevano creduto - come imperdonabili gonzi – alle sue promesse sulla sicurezza, decide per un attimo di scuoetrsi e provare a rimanere fedele alla parola data mostrando le gengive al governo…

Solo per un attimo, però, e solo le gengive perché i denti non li ha più da tempo, quelli li ha solo il vecchio Bossi che pur rincoglionito ricorda a tutti chi comanda veramente nella Lega ed agitando la dentiera sottomette il pischello jazz e lo riporta all’ordine.

Bella figura, l’ennesima…

Intanto il consenso sul berlusca si erode in modo lento ma costante, poche centinaia di migliaia di persone ogni mese lasciano disillusi la corte del califfo e ciò accade, come previsto in questo blog, dal tempo delle numerose passeggiate sui cadaveri dei terremotati, quando raggiunse l’apice del potere e dell’ipocrisia.

MIILANO, 25 ottobre (Reuters) – La fiducia negli italiani nei confronti dell’esecutivo guidato da Silvio Berlusconi è calata di tre punti a ottobre rispetto al mese precedente, ma resta ancora solida, secondo il sondaggio Ispo pubblicato oggi dal Corriere della Sera.

Il sondaggio, commissionato dal quotidiano, indica che la popolarità del governo è scesa dal 54,1% di gennaio al 44,4% di ottobre. Il calo prosegue da giugno (48,8%), dopo l’estate degli scandali a sfondo sessuale e il picco massimo del 55,5% toccato a maggio sulla scia degli interventi post-terremoto in Abruzzo.

Ispo indica anche che circa il 70% degli italiani interpellati giudica “inopportuno” il provvedimento sullo scudo fiscale.

In calo anche il consenso del governo tra i sostenitori della Lega Nord, ora pari al 74%, dai quali emerge qualche lamentela sulla mancanza di incisività del governo.

“Il governo gode ancora oggi di un buon consenso ma - scrive sul quotidiano Renato Mannheimer di Ispo - esaminando i dati degli ultimi mesi, non si può non notare un calo piuttosto consistente”.

L’ultimo schiaffo viene proprio da dove erano venute le migliori notizie negli anni precedenti, la Sicilia, dove ormai le destre sono scoppiate e divise in almeno tre partiti, apparentemente in lotta fra loro intorno all’idea di opporre un partito del sud all’asse nordista del governo.

In realtà la questione vera è come meglio spartirsi quei soldi che – meno del previsto - sono comunque arrivati o stan per arrivare; sullo sfondo peraltro di convenienti appoggi mafiosi da disputarsi, perchè come tutti sanno, la mafia è una impresa in forte attivo che tira e fa girare molti soldi in tutti i mercati.

Specie quando, come con lo scudo fiscale, trova un governo amico, inetto e corrotto, che la premia in modo sfacciato.

Palermo – 3 novembre (Ansa). Si chiama “Pdl Sicilia” ma ha tutta l’aria di essere il primo vero strappo all’interno del Popolo delle libertà. Dopo mesi di trattative e avvertimenti, la frattura all’interno del partito di Berlusconi c’è stata. E la segna ufficialmente la nascita del nuovo gruppo parlamentare all’Assemblea regionale siciliana, composto da 15 deputati regionali, vicini al sottosegretario Gianfranco Miccichè e al presidente della Camera, Gianfranco Fini, che hanno lasciato il vecchio gruppo del Pdl composto da compagni di partito vicini al presidente del Senato, Renato Schifani, al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, e “leali” con i due coordinatori regionali del partito in Sicilia.

Lo sfacelo continua sotto i nostri occhi insomma, lento e graduale, come previsto. Il cinghiale ferito sente l’odore del cacciatore e comincia ad avere brividi freddi. Ma è ancora forte e può devastare la foresta caricando alla cieca.

Intanto l’Italia va giù, sempre più giù e ci si chiede quanto potremo resistere ancora davanti a questa occupazione privata ed abusiva delle istituzioni.

Commenti all'articolo

  • Di massimo (---.---.---.131) 7 novembre 2009 18:44

    Che ci siano difficoltà e divisioni all’interno del centro destra è un dato di fatto.
    Certo però non è una novità nel panorama politico italiano.
    Nel centro sinistra abbiamo visto cose ben peggiori.
    Ma perchè l’autore di questo articolo deve sempre e solo vedere le cose ad personam ? cioè contro l’uomo Berlusconi ? e farlo con livore, odio e malizia ? 
    Poveretto !! Rimarrà un complessato tutta la vita !! perchè dopo Berlusconi , ce ne sarà un altro , e poi un altro ancora e lui a rodersi sempre perchè non è nessuno e non fa nulla di utile

    • Di Il Gufo (---.---.---.235) 7 novembre 2009 19:50

      "Poveretto !! Rimarrà un complessato tutta la vita !! perchè dopo Berlusconi , ce ne sarà un altro"

      Probabilmente Matteo Messina Denaro.
      Così togliamo di mezzo gli intermediari con grandi risparmi per le casse pubbliche.

  • Di anonimo (---.---.---.238) 7 novembre 2009 18:59

    Ricordo ai giovani lettori, che "il cinghialone" era il soprannome di Bettino Craxi, il socialista Presidente del Consiglio che ha consentito a Berlusconi di avere le frequenze televisive a basso prezzo e di diventare il più ricco d’Italia. Berlusconi è molto più forte di Bettino Craxi. L’uno era solo un politico che lottava nell’arena con altri politici, Berlusconi è un beneficiato della politica, che è diventato il più ricco d’Italia. Essendo molto spregiudicato, grazie alle informative dei servizi segreti, è in grado d’intervenire negli affari di tutti (politici, imprenditori, sportivi). Grazie alle Tv è in grado di orientare il pensiero di milioni di italiani. Ha la possibilità di ricattare chi vuole. Temo che i cinghialoni braccati siamo noi...italiani.

  • Di pv21 (---.---.---.209) 7 novembre 2009 19:55

    Fa bene leggere la storia del Barbiere ed il lupo per capire che il consenso è figlio della paura e che la paura fa fare cose davvero strane. Fa bene studiare la storia de La "febbre" del Tribuno per capire come il potere tenta di imporre (a tutti) le proprie regole e debolezze. Il PdL non esiste senza Berlusconi. Con questa crisi in corso (e pronta a mordere) nessuno pensa di ribaltare il tavolo. Almeno fino alle elezioni primaverili. (questo e altro => http://forum.wineuropa.it )

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