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Pulizia etnica

C’è un fondamentale equivoco tra il governo e i suoi elettori in merito al decreto sicurezza. Molti elettori del PdL e della Lega da quando è stato approvato pensano davvero che tutti gli immigrati clandestini in Italia verranno arrestati ed espulsi, mentre non è affatto così. L’equivoco nasce perché moltissimi italiani non hanno idea della complessità del fenomeno dell’immigrazione, che è stato ulteriormente e gratuitamente complicato dalle solite pessime leggi italiane, a partire dalla Bossi-Fini del 2002.

Leggi insensate che non risolvono nessun problema e ne creano di nuovi. L’immigrazione infatti è un fenomeno storico e globale che nessuna legge al mondo potrebbe mai fermare. L’unica cosa che si può fare è gestirla nel miglior modo possibile. Per eliminare l’immigrazione clandestina uno stato dovrebbe chiudere le frontiere, un’idea medioevale che causerebbe un tracollo economico immediato. Le leggi di questo governo Berlusconi e del precedente criminalizzano l’immigrazione in diversi modi. Gli immigrati che perdono il lavoro possono diventare clandestini, e quindi ricevere un decreto di espulsione. Se non lo rispettano possono finire in carcere o nei centri di identificazione, che sono in realtà prigioni chiamate con un eufemismo. 

Ma la percentuale reale di coloro che vengono arrestati tra i clandestini è irrisoria. La percentuale che viene davvero espulsa è ancora più irrisoria, perché per portare a termine un’espulsione non si può accompagnare gli immigrati alle nostre frontiere di terra (siamo in Europa, c’è libera circolazione delle persone e quindi non ci sono più controlli di frontiera) e bisognerebbe quindi mandarli in aereo nel paese di origine, ma per farlo è necessario che il paese riconosca una persona come proprio cittadino e accetti di accoglierlo. Pochissimi paesi lo fanno quindi alla fine dei conti gli immigrati clandestini in Italia sono centinaia di migliaia, e la stragrande maggioranza di loro non ha commesso nessun reato, semplicemente lavorano in nero. Di questi, coloro che vengono davvero arrestati sono poche migliaia, una percentuale dell’1% se va bene, e coloro che vengono davvero espulsi sono poche centinaia, una percentuale dello 0,1% se va bene.
 
Quindi il risultato concreto di queste leggi idiote e razziste che impediscono agli immigrati di avere basilari diritti civili, come la possibilità di affittare una casa, inviare i soldi a casa, andare in ospedale, denunciare un crimine, riconoscere i figli o mandarli a scuola è che verrà arrestato 1 clandestino su 100 e verrà davvero espulso solo 1 su 1000. E la maggior parte degli arrestati e degli espulsi non sono nemmeno un pericolo sociale, ma semplicemente i pochi sfortunati che sono stati fermati per caso. Per gli immigrati che hanno commesso reati, siano clandestini o no, la situazione è invece migliorata: ora che mezzo milione di immigrati è criminalizzato anche se innocente, i veri colpevoli possono nascondersi nella massa molto più facilmente. Intanto quello che servirebbe davvero per la sicurezza, dare fondi alla giustizia e alla polizia, il governo non ha intenzione di farlo. Nè si fa quello che servirebbe davvero per gestire l’immigrazione, investire su politiche di accoglienza e regolarizzazione che separino nettamente la massa delle persone oneste dalla minoranza dei criminali. 

Ma molti elettori ed esponenti del PdL non avendo la minima idea della realtà, credono invece alla propaganda della televisione. E così vediamo iniziative folkloristiche come l’autobus per deportare i clandestini a Milano, il "Natale Bianco" senza clandestini in un comune leghista della provincia di Brescia, e l’invito alla cittadinanza a denunciare i clandestini in un altro comune leghista della provincia di Mantova. Iniziative idiote che non servono a nulla se non a rassicurare la locale popolazione reazionaria che i loro politici hanno intenzione di difendere il piccolo mondo antico in cui vivono. Peccato che il piccolo mondo antico è finito da diversi decenni e nessuna manifestazione folkloristica della Lega riuscirà mai a risorgerlo. Per fortuna loro, perché nel piccolo mondo antico del Nord prima dell’immigrazione, un tempo meridionale e ora globale, i contadini morivano di fame e la povertà regnava. Quello che accadrebbe di nuovo se il Nord si trovasse improvvisamente senza immigrati. Ma d’altra parte i leghisti non vivono nella realtà, ma in una terra immaginaria che non esiste e non è mai esistita, la Padania. Una zona geografica che dovranno condividere, che gli piaccia o no, con milioni di immigrati e milioni di italiani che provano un totale disprezzo per le loro manifestazioni folkloristiche. 

Come ha recentemente dichiarato il presidente della Camera chi discrimina gli immigrati è uno stronzo. Ma come chiamare i governi che emanano leggi inutili e dannose che provocano senza ragione difficoltà, sofferenza e morte per tanti innocenti? Forse un epiteto così scontato non basta. Quelli che pensano che simili leggi vergogna abbiano risolto la questione dell’immigrazione potremmo invece chiamarli dei patetici illusi. Ma quando si mettono a organizzare delazioni e sistemi di deportazione in nome di una pulizia etnica di stampo neo-nazista appaiono più che altro disgustosi e pericolosi. 

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