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Profitti della banche alle stelle, ecco chi ci ha guadagnato con la crisi…

 

Dopo aver assistito a vere scene di tragica e teatrale disperazione degli amministratori di tutti i gruppi bancari del mondo, che guarda caso sono rimasti tutti al proprio posto con il solito suntuoso stipendio, ecco che si scopre che in verità gli aiuti dei vari stati stanziati per aiutare il settore bancario sono finiti nelle avide mani di banchieri che sono divenuti più ricchi di prima.

Con buona pace dei poveri ed intercambiabili impiegati di banca, espropriati inesorabilmente dello status che un tempo li rendeva privilegiati, che sono stati licenziati a centinaia di migliaia in tutto il modo per ridurre i costi, si scopre che le banche godono in effetti di ottima salute.

E come potrebbe essere diversamente? Gli investimenti spazzatura sono stati scaricati tutti al parco buoi, appellativo gentilmente attribuito dagli addetti ai lavori ai risparmiatori, ed a fronte di un costo del denaro ai minimi storici le banche continuano in tutto il mondo a spillare interessi spropositati, tutto a vantaggio delle banche stesse. Chiaramente gli interessi pagati dalle banche su conti e depositi si sono invece assottigliati fino allo svanire per il “necessario” adeguamento al costo del denaro.

Questi cambiamenti peggiorativi nei confronti dei clienti vengono tranquillamente applicati su conti e depositi già stipulati mediante la fantastica pratica della “variazione unilaterale delle condizioni”. Ovvero quella bella lettera inattesa e scritta in “babilonese” che ogni tanto arriva a casa e quasi nessuno riesce a leggere.

Poi da qualche mese a questa parte, in maniera perlomeno non etica, le banche hanno iniziato ad aggiungere delle voci ai già inquietanti estratti conto, voci che chiaramente sottraggono denaro ai malcapitati correntisti come la spettacolare “spese di segreteria”.

Ma non basta infatti per le piccole e medie imprese il già difficile rapporto con le banche è divenuto ora insostenibile; queste aziende, linfa vitale dell’economia italiana, ora sono state messe in ginocchio dalle folli pretese e condizioni delle banche. Ad esempio in Italia le spese per lo scoperto di conto e per i fidi nei confronti delle imprese possono aumentate fino a 30 volte con le nuove norme appena varate, chiaramente a parità di esposizione debitoria. Ciò è inqualificabile e insostenibile.

Tutto questo senza che il ministro dell’economia Tremonti ed il governatore della banca d’Italia Draghi facciano nulla di concreto, al di fuori di qualche saltuaria stoccatina. 

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.63) 29 luglio 2009 09:47
    Damiano Mazzotti

    La civiltà si sa instupidisce.... e poi basta dare qualche azione ai cittadini e questi già si sentono dei capitalisti...

    e si fanno fregare dai veri capitalisti che si associano tra di loro, a differenza degli stupidi egoisti che vivono nelle grandi città rincoglioniti dall’inquinamento, dal rumore e da tutti gli stress sociali delle code e della mancanza dei parcheggi...

  • Di (---.---.---.115) 29 luglio 2009 18:05

    Una via d’uscita per le imprese sane ma in crisi di liquidità è una sorta di Banco dei pegni comunale, dove l’impresa da in proprietà gli immobili o una loro parte al comune, che li inserisce nel proprio patrimonio ed eroga il bonifico. L’impresa paga un affitto annuo e superata la crisi può riscattare l’immobile. I Comuni possono operare entro un plafond nazionale (facilissimo se si da attuazione alla legge che prevede il ritorno di Bankitalia sotto il controllo pubblico) e investimento e patrimonio pubblico si equivalgono.
    Fernando Rossi resp. economico PBC.
    visita :perilbenecomune.net

  • Di uno (---.---.---.152) 29 luglio 2009 18:33

    un articolo col titolo di questo tenore e neanche uno straccio di dato? aaaahh evviva il "giornalismo indipendente"! indipendente dalla necessità di minimizzare il flusso di baggianate, questo sì.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.130) 29 luglio 2009 23:01
    Damiano Mazzotti

    Uno che c.... dici?! Pensi che gli italiani non sappiano contare i soldi rimasti in banca e nel portafoglio?
    è l’unica cosa che gli italiani come te sanno fare...

    Io non vedo l’ora dell’avvento del prossimo inverno e dei venti gelidi del’Est...

    In Islanda e in Estonia (o Lettonia) i vecchi furfanti debosciati sono già stati sostituiti da donne preparate e cazzute....

    E in Italia continuiamo a farci masturbare il cervello dalla Tv e e farci le seghe con le foto delle donne che si scopano i politici...

  • Di uno (---.---.---.87) 30 luglio 2009 12:15

    sono stato evidentemente frainteso

    se si titola "profitti delle banche alle stelle", il lettore deve pur capire a cosa si riferisce il giornalista. In genere, se si vuole fare un pezzo dove si vuole esprimere la propria opinione, si prende come pretesto una notizia e ci si sviluppa tutta una argomentazione intorno. Invece il lettore si ritrova un pistolotto vago e approssimativo. Chi ci ha guadagnato? Quanto? sono domande alle quali il lettore vorrebbe una risposta, ma ahimé non la trova. Forse perché in effetti i profitti delle banche non sono affatto "alle stelle", e quindi il giornalista non ha potuto trovare dei dati adatti a corroborare le sue bizzarre tesi.

    è quindi inutile scagliarsi contro la "stampa tradizionalista" (con la quale fra l’altro si trovano tutte le informazioni, mai letto il Sole o MF?) se poi non si riesce a fare un lavoro migliore

  • Di Fatboy (---.---.---.203) 30 luglio 2009 19:34

    Sono d’accordo con Uno. Forse il "giornalista" fa un po’ di confusione fra America e Europa. In America i manager sono stati puniti, come ad esempio Madoff (150 anni di galera), oppure il manager di Citigroup, e la lista non è finita. In America le banche hanno ricevuto somme di denaro per ristrutturarsi e per non ricorrere al chapter 11 (bancarotta), quando non è stato fatto (caso Lehman) tutti si sono lamentati perchè stata fatta fallire (con numerosi licenziamenti).
    Comunque, per le banche che hanno ricevuto aiuti dal governo (TARP) non è stato possibile erogare, giustamente, premi ai manager (disposizione promossa da Obama)
    In Italia non c’è stato nessun finanziamento da parte dello stato, solo i Tremonti Bond, che nessuno o quasi ha utilizzato. E’ vero che nessun manager è stato licenziato, anche perchè finora nessun scandalo è emerso.
    In Europa le banche sono state considerate solide, e così finora è stato. Anche perchè hanno una storia totalmente diversa da quelle statunitensi.
    Sono d’accordo infine con tutti che le banche caricano i conti correnti con le spese più varie.
    Penso però che un minimo di informazione ci voglia senza cadere nel generalismo.

    • Di Francesco Rossolini (---.---.---.247) 2 agosto 2009 12:39
      Francesco Rossolini

       Purtroppo tranne che qualche capro espiatorio non è stato punito nessuno di coloro che hanno deliberatamente derubato milioni di risparmiatori.

      Non faccio nessuna confusine, la questione dei gruppi bancari è la stessa in Europa come in America, hanno un potere enorme e quindi i top manager rimangono sempre impuniti.

      Con questo non voglio spingere ad un qualunquistico senso di rivalsa indiscriminata nei confronti di tutti i gruppi bancari. Il corretto funzionamento degli istituiti di credito è essenziale e vitale per uno Stato. 

      Però tutti sanno delle circolari che arrivavano ai dirigenti di filiale per spingerli a disfarsi dei titoli spazzatura scaricandoli ai risparmiatori, tutti sanno che sul sito dell’Abi ci sono stati gravi ritardi nel segnalare i titoli tossici, lo stesso Oscar Giannino, uno dei non molti giornalisti veri che abbiamo in Italia, ha denunciato questa cosa.

      Comunque prendo nota della critica e la prossima volta cercherò di far meglio. 

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.71) 2 agosto 2009 13:42
    Damiano Mazzotti

    I dirigenti dellla banche truffatrici andrebbero puniti quasi tutti... Ma non si fa per non ammettere che siamo governati in modo occulto dalle banche.... In Islanda i cittadini hanno cacciato sia la vecchia classe dirigenziale bancaria, sia quella politca.... Le banche italiane non sono riuscite a fregare tanti soldi solo perchè non ne hanno avuto il tempo.... Non è che sono più oneste, sono solo in ritardo sui fenomeni sociali anglosassoni come succete per il consumo di altri beni per gli altri italiani...

    • Di Fatboy (---.---.---.62) 3 agosto 2009 05:38

      Non riesco a capire se le notizie che vengono date sono frutto di una lettura della notizia stessa su qualche giornale (in questo caso il lettore non ha capito la situazione), oppure provengono da un "sentito dire". Mi riferisco al caso dell’Islanda. L’Islanda avrà cambiato, o meglio, sta cambiando sistema bancario e politico, ma è andata in DEFAULT!!! C’è arrivata in modo diverso, lascio scoprire a chi continua a nominarla, ma, tanto per capirsi, si è trovata nella stessa situazione dell’Argentina 10 anni fa. Quindi l’esempio non mi sembra tanto azzeccato.
      Ultima cosa, in Italia siamo famosi per essere sempre i primi ad approfittarcene e adesso, perchè non è successo nessuno scandalo nelle banche, siamo tanto arretrati rispetto agli altri, Ma per piacere,,,

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