Per non dimenticare Forti e Parlanti

Il Ministro degli Esteri Frattini, per rispondere ai giornalisti che gli chiedevano di Hillary Clinton, intervenuta in merito alla vicenda che vede coinvolta l’americana Amanda Knox, ha ricordato i casi Forti e Parlanti.

Enrico (Chico) Forti, un trentino campione di windsurf, è in carcere da più di 9 anni nelle Everglades, a due passi da Miami. E’ accusato dell’omicidio di un ragazzo australiano, Dale Pike, ma sembra che Chico stia solo pagando per un’inchiesta giornalistica sulla morte di Gianni Versace, dove metteva alla berlina la polizia di Miami. Qui potete conoscere bene la sua storia raccontata da Massimo Pandolfi, mentre qui trovate il sito di riferimento per sostenere la battaglia della famiglia e degli amici di Chico.

Carlo Parlanti, un manager informatico di Montecatini, è in carcere da 5 anni tra Germania e Usa, accusato di stupro da una donna che come prova ha solo la sua parola, mentre Carlo avrebbe delle prove in grado di scagionarlo ma non riesce a farle valere in udienza. Qui c’è un’intervista alla fidanzata Katia che racconta tutta la sua vicenda, mentre qui trovate il sito di riferimento per sostenere la sua battaglia contro la giustizia americana.

Credo sia giusto ricordare Chico e Carlo, soprattutto in questi giorni che il panorama mediatico globale ha i riflettori puntati sulla sentenza Knox e Sollecito di alcuni giorni fa.

 

Nessuno pretende di conoscere la verità, né di sostituirsi alla giustizia americana o a quella italiana. Ma se la stampa americana si interessa così tanto ad Amanda, l’Amelie di Seattle, forse un po’ per condizionare l’opinione pubblica, un po’ per orgoglio nazionale, non vedo perché l’Italia, iniziando dai blog e dalla stampa in generale, non debba fare il contrario ricordando Chico Forti e Carlo Parlanti.

Sosteniamoli. Non parlarne è già una grande ingiustizia.