Niente più minareti in Svizzera: ecco l’esito del referendum
A sorpresa il quesito referendario è stato accolto positivamente dalla grande maggioranza dei votanti, stimata al momento della redazione dell’articolo al 57,7%, ed ha lasciato l’amaro in bocca a non pochi industriali e banchieri che operano con il mondo islamico e che temono ripercussioni economiche negative.
La percentuale di svizzeri di religione islamica è di poco superiore al 6%, che corrisponde a un valore assoluto comunque rilevante se si tiene conto che la popolazione svizzera ammonta a ben 7,7 milioni di individui.
La Svizzera si è dimostrata dunque assolutamente contraria alla realizzazione di altri minareti ed i promotori del referendum hanno dichiarato che la popolazione svizzera non vuole neanche la “sharia”, l’uso del burqa, i matrimoni forzati e l’infibulazione.
È stato bocciato invece l’altro quesito referendario, proposto assieme a quello sui minareti, volto a vietare l’esportazione delle armi dalla Svizzera. In questo caso ben il 68%, valore non definitivo, degli elvetici ha giudicato fruttuoso continuare ad esportare armi.
* L’immagine con finalità esplicative rappresenta i minareti aggiunti alla chiesa cristiana di Santa Sofia a Costantinopoli dopo la sua trasformazione in moschea.
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