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LaRouche, l’uomo che aveva previsto la crisi, realista o catastrofista?

Lyndon LaRouche è stato uno dei pochi economisti in grado di prevedere la crisi economica del 2009.

Anche Nouriel Roubini era alquanto dubbioso a riguardo dei successi economici apparenti del Neo-Liberismo, ma LaRouche si è spinto più in là prevedendo una crisi apocalittica se si continua a non prendere le giuste contromisure (il 17 giugno LaRouche è venuto in Italia e ha espresso il suo pensiero in una riunione della Commissione Finanze di Camera e Senato).

Per stimolare le vostre riflessioni riporto un sintesi del suo pensiero: occorrono “accordi di emergenza con vari governi nel mondo, mettere l’intero sistema mondiale, da un giorno all’altro, sotto un regime molto simile a quello che fu deciso il 1 marzo 1968", quando il governo USA decise il doppio sportello per il prezzo dell’oro: "decidere repentinamente un accordo che congeli i pagamenti in certe categorie di titoli finanziari, creando nuovi veicoli di credito a lungo termine tramite accordi internazionali, che ci permetteranno di ribaltare immediatamente la tendenza verso la disoccupazione di massa e la riduzione della produzione agricola e industriale, e delle infrastrutture ad essa collegate, negli Stati Uniti, in Europa e altrove… Si possono intraprendere azioni di emergenza di quel tipo. Richiedono un accordo immediato tra certe nazioni, almeno un numero significativo di nazioni importanti che, se lo vogliono, possono stipulare un accordo entro 24 o 48 ore di negoziati. Io so quali misure funzioneranno e so anche dove trovare le persone, in vari governi, che sanno come mettere in atto tali misure.. dubito dello stato mentale dei leader di governo, dei parlamentari e della popolazione in genere, che non vogliono affrontare la realtà di "una crisi da collasso generale dei sistemi finanziario-monetario e fisico-economico dell’intero pianeta", per cui non esiste precedente nella storia conosciuta. Tuttavia, "poiché il problema è in gran parte solo il denaro, e poiché, se creiamo un nuovo sistema creditizio che sostituisca quello attualmente fallito, allora possiamo impedire un collasso fisico, in termini dell’economia mondiale” (www.movisol.org, 12-06-98).

È anche vero che la spinta imperialista americana “è stata e continua a essere la causa della maggior parte delle guerre, dell’inquinamento, della fame, dell’estinzione delle specie e dei genocidi” (Jonh Perkins, www.innertraditions.com, www.ran.org). E “dobbiamo smettere di preoccuparci tanto di come andranno a finire le soap opera, le partite di football, i bilanci trimestrali e il Dow Jones quotidiano, e riesaminare invece chi siamo e quale destino vogliamo per i nostri figli” (www.johnperkins.com, Confessioni di un sicario dell’economia, Minimum Fax).

Questa crisi potrebbe essere quindi anche molto salutare per altri milioni di persone e miliardi di esseri viventi: perché quando gli occidentali “avranno inquinato l’ultimo fiume, abbattuto l’ultimo albero, preso l’ultimo bisonte, pescato l’ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche” (Taranga Totanka, alias Toro Seduto).

 P. S. Se volete far del bene all’ambiente e alla vostra economia, invece di andare al mare a inquinare e a soffrire il calore statevi a casa a godervi l’amore. Se invece volete vedere come si fa beneficienza internazionale in America segnalo il sito: www.gatesfoundation.org.

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