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L’informazione agile e scattante del Tgcom raccontata da Domenico Catagnano

L’informazione è qualcosa di fondamentale e imprescindibile dalla vita di qualsivoglia individuo. Noi quindi vogliamo parlarne sempre di più, lo facciamo stavolta attraverso uno dei portali di informazione tra i più cliccati dagli utenti italiani, un sito che ogni giorno macina migliaia di notizie e aggiornamenti e li diffonde via web e attraverso la tv, grazie anche ai collegamenti con le tre reti mediaset (Canale 5, Italia1 e Rete4). La redazione è quella del Tgcom, e da Milano, collegato con noi qui a Roma, attraverso la trasmissione Onde Radio su Radio Sapienza, c’è il caporedattore della testata, Domenico Catagnano.
 
Salve Domenico!
 
Carissimo Fabio, ciao a te e ciao a tutti i lettori!
 
Davvero interessante il lavoro che portate avanti, parliamo un po’ di numeri: quante persone lavorano ogni giorno alla stesura dei contenuti su Tgcom?
 
Beh, siamo tanti. Cerchiamo sempre di avere una rete abbastanza ampia per essere sempre sulla notizia.
 
E la media dei contatti?
 
Abbiamo in media sette milioni di pagine scaricate al giorno e i lettori oscillano tra i cinquecentocinquanta e i seicento mila. Diciamo che la media è questa qui!
 
Eh si, il futuro è sulla rete!
 
E’ il presente, eh eh, basta con ’sto futuro. Ormai il web rappresenta il presente!
 
Voi siete nati l’8 marzo 2001 come una sorta di nuova agenzia di stampa sotto la direzione di Enrico Mentana, mentre vice-direttore all’epoca era Emilio Carelli (che adesso dirige SkyTG24). Attualmente il direttore è Paolo Liguori. Avete visto alternarsi solo tre direttori ma, nel contempo, siete stati investiti da un’ondata sempre crescente di informazione. Quali sono state le notizie più difficili da dare nell’arco di questi dieci anni di attività?
 
Sicuramente quella dell’11 settembre è stata la più sofferta. E’ stato uno dei momenti più tragici e più drammatici che abbiamo vissuto, ma di più recente (che riguarda quest’anno) il terremoto in Abruzzo appartiene a quella categoria di notizie che si preferirebbe riuscire a non dare mai perché legati ad eventi tragici. Fare informazione in quelle condizioni è stato veramente difficile: in quei casi il lato umano si sostituisce a quello professionale!
 
Tra l’altro c’è da dire che in quelle situazioni lavorate giorno e notte!
 
Certo, quando capitano situazioni come quelle si sa quando si comincia ma non quando si finisce, si lavora a ciclo continuo senza interruzioni sia sul web che nelle finestre in tv. Si cerca di dare il massimo dell’informazione e di essere il più puntuali possibili sulle notizie.
 
A ridosso dalle rutilanti festività vogliamo però essere buoni e ti chiediamo anche quale potrebbe essere una buona notizia che vorresti riuscire a dare in questo incombente 2010.
 
Sì, potrebbe essere quella legata a questa maledetta crisi che ha colpito un po’ tutti. Le previsioni per il 2010 sono un po’ più ottimiste rispetto a quelle per il 2009. La speranza è che le previsioni ogni tanto ci azzecchino veramente. Spero quindi che sotto l’albero gli italiani (e non solo) trovino un po’ di serenità da questo punto di vista. E poi naturalmente ci sono tante altre situazioni da risolvere: l’Iraq, l’Afghanistan, il Medioriente che ribolle….sarebbe bello poter dare buone notizie sulle situazioni in quei luoghi.
 
Continuiamo a parlare di informazione sul web, che è più veloce di quella televisiva perché quest’ultima vive in spazi preposti all’interno di telegiornali di appena trenta minuti, mentre il Tgcom ha la possibilità dell’interattività e di aggiornamenti più veloci. Quali rubriche tra il serio e il faceto si possono trovare all’interno del sito?
 
Noi principalmente puntiamo al rapporto con i nostri lettori, si possono quindi commentare le notizie, i grandi fatti di cronaca e l’attualità in tempo reale. Poi abbiamo una nutritissima parte 2.0, c’è il blog, c’è una ricca sezione di sport, tecnologia, cronaca fino ad arrivare anche alla cucina e ai matrimoni. Poi c’è tutto l’archivio televisivo Mediaset sul Tgcom, i servizi dei telegiornali, i nostri servizi e poi tutti i video più interessanti e divertenti della rete.
 
Come nasce l’idea di andare in onda con brevi e fulminei spazi televisivi all’interno dei tre canali Mediaset?
 
Nasce con l’idea di essere puntuale appuntamento di informazione con un format nuovo, giovane e veloce rispetto al telegiornale che rappresenta l’appuntamento classico. Il concetto di breaking news applicato alle reti generaliste, cercando di essere veloci, agili e scattanti dando informazioni essenziali in queste strisce molto brevi e poi chiaramente chi ne ha voglia le approfondisce guardando il telegiornale o, ancora meglio, collegandosi su Internet e leggendo gli articoli collegati a quella notizia su Tgcom.
 
Allora viva l’informazione viva e attiva, un saluto a Domenico Catagnano e a tutta la redazione del Tgcom.
 
Ciao ragazzi, alla prossima!

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